Mauro Romano, lo sceicco Al Habtoor non farà il test del Dna
Perché ha deciso di rifiutarsi?
Svolta nelle indagini per la scomparsa di Mauro Romano, il bambino sparito nel nulla nel Salento nel 1977 e del quale si sono perse completamente le tracce. La mamma è convinta che suo figlio sia lo sceicco al Habtoor, ma il ricco uomo arabo si è rifiutato categoricamente di sottoporsi al test del Dna.
Mauro Romano è sparito nel nulla il 21 giugno 1977. Si trovava a Racale, comune in provincia di Lecce, in Puglia. Da allora la mamma e il papà del piccolo stanno cercando di capire dove possa essere finito il loro bambino.
Una pista seguita da tempo li ha portati a individuare nella figura dello sceicco Al Habtoor il proprio bambino. La mamma è sicura che sia lui, ma l’emiro si è rifiutato di sottoporsi a qualsiasi tipo di test. L’avvocato della famiglia chiede almeno un incontro privato.
La notizia del rifiuto da parte dello sceicco è stata anticipata da Repubblica, che sottolinea come probabilmente si potrà ottenere un incontro privato tra la famiglia del bambino scomparso a soli 6 anni e l’imprenditore arabo che secondo mamma Bianca è uguale al suo bambino.
La famiglia aveva chiesto allo sceicco di sottoporsi al test del Dna tramite il suo avvocato, che sta parlando con lo sceicco che vive a Dubai, luogo dove i genitori di Mauro Romano potranno incontrarlo. E speriamo che possa essere vero.
Mauro Romano, archiviata un’altra pista
Il terzo filo d’indagine è stato archiviato: le indagini su Vittorio Romanelli sono terminate.
Non ci sono elementi per sostenere l’accusa in giudizio nonostante una molteplicità di contraddizioni, ricordi sfumati, reticenze e “non ricordo.
Queste le parole della pm Simona Rizzo che si è occupata del caso. La famiglia non si stupisce della decisione, come si capisce dalle parole del legale.
Non ci coglie di sorpresa un simile provvedimento, d’altronde gli elementi raccolti erano del tutto insufficienti per aprire un dibattimento che si sarebbe concluso con un’assoluzione.