Milano: apre in anticipo l’uovo di pasqua, suo padre la manda in ospedale

La figlia apre l'uovo di pasqua in anticipo: il padre si infuria e le rompe il setto nasale

L’episodio si è verificato qualche giorno fa, lo scorso Venerdì Santo, a Milano, precisamente in zona Baggio, in via Viterbo. Un ragazza di circa venti anni, ha aperto l’uovo di Pasqua, prima della festa e la cosa ha urtato suo padre, un uomo di 53 anni, già noto alle forze dell’ordine per una denuncia di violenza in famiglia, risalente al 2017.

 

Non solo aveva aperto l’uovo prima di Pasqua, ma lo aveva fatto senza aspettarlo. L’uomo ha prima aggredito verbalmente sua figlia e poi, spinto dalla troppa rabbia, l’ha aggredita fisicamente, rompendole il setto nasale, con un violento pungo. La giovane è finita al pronto soccorso, dove i medici sono intervenuti per soccorrerla. Suo padre è stato arrestato dalle forze dell’ordine, per violenza domestica. L’episodio è stato riferito dalla Questura stessa, intervenuta nell’abitazione intorno alle 16:00 del pomeriggio. Si tratterebbe di un uomo di origine italiana, come già riportato, di cinquantatre anni, che al rientro a casa, dopo aver notato che l’uovo di pasqua non c’era più, ha aggredito sua figlia, una ventenne. La giovane impaurita, ha cercato di fuggire e una volta trovato un riparo sicuro, ha chiamato l’ambulanza e la polizia. E’ stata trasportata al pronto soccorso, in codice verde, mentre suo padre è stato subito ammanettato e portato in caserma. Non si hanno altre notizie al riguardo. Non è la prima volta che la rabbia di un genitore, mette a rischio la vita del proprio figlio. Solo pochi giorni fa, è stata emessa la sentenza che ha condannato due genitori, per aver quasi ucciso il loro figlio, appena nato.

Il piccolo piangeva troppo e per farlo smettere, lo hanno scosso così tanto da provocargli un’emorragia ed un trauma celebrale.

Ora il bambino sta bene, ma i suoi genitori dovranno rispondere di lesioni gravi e maltrattamenti familiari.

Leggete la notizia qui: Neonato scosso perché piangeva troppo. Genitori processati.