Miriam Ciobanu, travolta a 130 all’ora: il ragazzo davanti al Gip è stato liberato

L'udienza di Convalida del fermo del ragazzo che ha travolto ed ucciso Miriam Ciobanu: la sua versione tramite il legale

Nella giornata di ieri, giovedì 3 novembre, Alessandro Giovanardi, il ragazzo accusato del delitto stradale di Miriam Ciobanu, si è presentato davanti al Gip. Il giovane nella serata di Halloween ha investo la ragazza, che dopo una lite con il fidanzato stava provando a tornare a casa.

versione miriam

Sono davvero tante le persone che in queste ore stanno cercando di mostrare vicinanza alla famiglia della studentessa. Tutti l’hanno descritta come educata e tranquilla, amava l’arte e i viaggi.

Alessandro Giovanardi al momento di trova in arresto. Fino a quel giorno era totalmente sconosciuto alle forze dell’ordine. Tuttavia, dalle analisi di routine, gli agenti hanno scoperto che era alla guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti.

Il ragazzo però, tramite il suo legale, ha smentito la versione dei fatti. L’avvocato che lo difende, Luca Milano, ha ammesso che andava ad una velocità molto elevata, circa 130 all’ora.

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Tuttavia, ha anche detto che quella sera non aveva fumato alcun tipo di sostanza. In più ha sottolineato che era andato alla festa di Halloween a casa di alcuni amici e aveva bevuto qualcosa, ma non era ubriaco. Era lucido.

Al momento si trova nella casa circondariale e il legale ha detto che è molto scosso e non riesce a darsi pace. Sin da subito lui ha detto che Miriam Ciobanu gli è sbucata davanti, senza che lui potesse rendersene conto.

Il sinistro in cui Miriam Ciobanu ha perso la vita e la decisione del Gip di lasciarlo libero

Erano circa le 4.30 del mattino e Miriam era da sola, a camminare sul ciglio di via Vittorio Veneto, a Pieve del Grappa. Dopo la discussione con il fidanzato, stava tornando a casa sua.

Intorno alle 3 aveva provato a chiamare il padre, ma l’uomo non ha mai risposto alle sue telefonate. Così, stufa di stare lì, ha deciso di provare a tornare a casa. Il fidanzato ha detto di aver provato a seguirla, per farla tornare indietro, ma lei non ne voleva sapere.

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Sul luogo del sinistro, gli agenti hanno anche trovato i segni della frenata sull’asfalto, di circa 100 metri. La stessa Procura ha deciso di avviare un’inchiesta ed ora spetterà al pm del caso decidere se disporre o meno l’autopsia sul corpo.

Il Giudice Cristian Vettoruzzo nella giornata di oggi, ha deciso di liberare il ragazzo e di disporre per lui l’obbligo di dimora. Ha il divieto di uscire la sera, ma potrà anche usufruire di una deroga speciale, che gli permetterà di uscire per andare a lavoro.