Missile lanciato dalla Corea del Nord verso il Giappone: le risposte di Tokyo e USA
Cosa sta succedendo?
Come se non bastasse la tensione per la guerra in Ucraina, ci si mette anche Pyongyang a rendere il clima internazionale sempre più teso. Tutta colpa di un missile lanciato dalla Corea del Nord verso il Giappone, che è caduto nelle acque economicamente appartenenti proprio al paese del Sol Levante. Le risposte di Tokyo e degli USA non si sono fatte attendere: una provocazione che speriamo si fermi qui.
Proprio nel giorno in cui il Presidente a stelle e strisce è atteso in Europa per parlare del conflitto in Ucraina, ormai in corso da un mese, la Corea del Nord ha deciso di lanciare un missile balistico intercontinentale diretto verso il mar del Giappone.
La notizia è stata data dal presidente sudcoreano Moon Jae-in. Il leader parla di “violazione della moratoria autoimposta da Pyongyang” su test e risoluzioni Onu. È il più potente testa dal 2017, al quale Seul ha risposto con lanci di missili strategici da terra, mare e aria.
Secondo quanto si apprende dal Ministero della Difesa giapponese, il missile è arrivato a 170 chilometri dalle coste della prefettura di Aomori, a nord ovest dell’arcipelago. All’interno della Zona economica esclusiva (Zee).
Il proiettile sembra aver raggiunto un’altitudine di 6mila km e con tutta probabilità potrebbe essere un missile balistico intercontinentale. Un gesto sconsiderato da parte di Kim Jong-un. Soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, vista l’attuale guerra in Ucraina. E vista la vicinanza del governo della Corea del Nord alla Russia di Putin.
Missile lanciato dalla Corea del Nord verso il Giappone, le reazioni internazionali
Il premier nipponico Fumio Kishida parla di un atto sconsiderato e inaccettabile: il suo paese lavorerà con USA e Corea del Sud per ulteriori sanzioni.
Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, parla di un atto che è “una sfacciata violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E solleva inutilmente tensioni, rischiano di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione”.