Mitchell Ryan, protagonista di decine tra film e serie tv, morto a 88 anni
Arma Letale, La signora in giallo e Dharma e Greg sono soltanto alcuni dei successi in cui Mitchell Ryan ha recitato egregiamente
Il mondo del cinema e della televisione statunitensi, ma anche di tutto il mondo, hanno tristemente appreso la notizia della morte di un grande interprete, capace di regalare ruoli che resteranno nella memoria di molti. Mitchell Ryan si è spento per sempre all’età di 88 anni.
A dare l’annuncio del decesso ci ha pensato sua figlia Denise Freed, attraverso un comunicato stampa rilasciato a The Hollywood Reporter. Nella nota è stata resa nota anche la causa del decesso. A quanto pare l’attore se ne è andato per insufficienza cardiaca congestizia.
Decine i ruoli, sia in televisione che al cinema, che lo hanno reso immortale nella memoria di milioni di telespettatori di tutto il mondo.
L’esordio è arrivato sul grande schermo nel 1958, quando ha recitato nel film “Il contrabbandiere“. Nel 1973 ha collaborato con il grande Clint Eastwood alla realizzazione del film “Lo straniero senza nome”.
I ruoli che lo hanno reso maggiormente famoso sono principalmente due. Nel 1987 ha vestito i panni del generale Peter McAllister, il principale antagonista nella pellicola cult “Arma Letale”.
“A-Team”, “Renegade” e “La signora in giallo” sono soltanto alcune delle serie tv in cui ha recitato. Dal 1997 al 2002, poi, ha vestito i panni del papà del protagonista nella sit-com “Dharma e Greg“.
L’ultimo lavoro risale al 2017, quando ha recitato nel film tv “Uno sconosciuto in casa“, diretto da Chad Krowchuk.
Mitchell Ryan e i problemi con l’alcool
Tante luci nella vita di Mitchell Ryan, ma anche qualche ombra, come il problema con l’alcool che lo ha accompagnato per oltre 30 anni.
Nella sua autobiografia, Fall of a Sparrow, Ryan ha ripercorso la sua vita, raccontando anche di questa sua dipendenza.
Sono fortunato che, in 30 anni da ubriaco, sono riuscito a vivere la vita di un attore che lavora per essere invidiato. E ho vissuto molto della vita reale mentre lo facevo. Sobrio per i successivi 30 anni, mi è stato detto che ne sono uscito come un essere umano buono e utile.
Oggi un uomo diventa attore andando all’università e studiando il suo mestiere. Io sono arrivato in un altro momento. Ho trovato la mia strada nella scuola e nell’università dei duri che è il teatro stesso. Era un’altra epoca