Modena, bimbo di 13 mesi caduto dalla finestra: la bay sitter ha confessato

Modena, arrivata dopo 3 lunghi giorni la confessione della baby sitter, accusata di aver gettato dalla finestra il bimbo di 13 mesi

Si è tenuta nella giornata di ieri, venerdì 3 giugno l’udienza di convalida del fermo della baby sitter, accusata di aver gettato il bimbo di 13 mesi dalla finestra. La donna davanti al Giudice ha deciso di confessare l’accaduto, ma ha spiegato che il suo non è stato un gesto intenzionale.

confessione bimbo

Le condizioni del piccolo sono ancora molto delicate, ma sembra non essere più in pericolo di vita. I medici hanno deciso di tenere lo stesso la sua prognosi riservata, in attesa di altri miglioramenti.

Monica Santi di 32 anni, è la donna accusata del suo tentato omicidio. Gli agenti sono riusciti ad arrestarla poche ore dopo l’accaduto, ma durante il primo interrogatorio non ha saputo spiegare cosa sia accaduto davvero.

Tuttavia, è solo davanti al Gip che ha deciso di confessare. L’udienza di convalida è stata effettuata al carcere di Sant’Anna, dove è detenuta. Nella sua confessione ha dichiarato:

confessione bimbo

Sono stata io, ma ero in catalessi. Non è stato un gesto deliberato. Ho avuto un malore vengo da un periodo davvero difficile.

La famiglia non sapeva di ciò che stava vivendo la donna. Dal racconto della nonna, il bambino era molto legato alla tata, al punto da spingere i genitori a farle un contratto full time. Sembrava essere una persona tranquilla e stabile. Passava otto ore in quell’abitazione.

Bimbo di 13 mesi caduto dalla finestra: i fatti

Il tutto è iniziato intorno alle 10.30 del mattino, di martedì 31 maggio. Precisamente nella villetta della famiglia che si trova nel piccolo comune di Soliera, in provincia di Modena.

La colf ed una vicina di casa hanno visto il bambino dietro il cortile della casa, che era immobile e respirava a fatica. Quando hanno chiesto spiegazioni alla baby sitter, quest’ultima ha detto: “Adesso è libero!”

confessione bimbo

Nessuno sa bene quali siano le motivazioni che l’hanno spinta a compiere un gesto simile. Tuttavia, dalle parole del suo legale Francesca Neri, ha detto che stava vivendo un periodo difficile a causa di insoddisfazioni lavorative precedenti. Aveva bisogno di ricevere attenzioni e nessuno ha mai capito il suo reale stato di salute.