Mondo animalista sconvolto: morta un’altra volontaria, aveva dedicato la sua vita agli animali
Un altro grave lutto sconvolge il mondo animalista
Colpo di scena per il giallo di Lidia Peschechera, la 49enne trovata morta nella sua residenza a Pavia. Un uomo 28enne, con cui la donna, molto impegnata come attivista per i diritti degli animali, aveva da poco intrapreso una convivenza, è stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Pavia e della divisione locale per il reato di omicidio volontario aggravato.
Lidia Peschechera: sopralluogo nella casa
Mercoledì 17 febbraio 2021, nel primo pomeriggio, i Carabinieri sono entrati nella casa di Lidia, dove, all’interno della vasca da bagno, avevano rinvenuto il suo corpo. Il datore di lavoro aveva dato l’allarme, preoccupato dal fatto che la dipendente non si presentasse da giorni e non rispondesse al telefono.
La confessione dell’omicida
Inoltre, il datore di lavoro aveva ricevuto dei messaggi sospetti dal telefono di Lidia Peschechera, al punto da interpellare l’ex marito e da recarsi poi assieme nella sua abitazione, senza però avere risposta. Dalle informazioni attinte dagli inquirenti è immediatamente emerso che la donna era sentimentalmente legata ad A.N., 28enne con problemi di alcolismo e privo di dimora fissa, con il quale aveva recentemente avviato una convivenza.
Il ragazzo, posto sotto interrogatorio dal procuratore della Repubblica Mario Venditti e dalla sostituta Diletta Balduzzi, ha confessato che lo scorso 12 febbraio, durante uno dei tanti litigi, ha strangolato Lidia Peschechera nella vasca da bagno e che, malgrado la presenza del cadavere, fino al 15 febbraio è rimasto nell’abitazione.
Ammessa la colpevolezza
Inoltre, A.M. ha ammesso di aver inviato con il cellulare della vittima dei messaggi al datore di lavoro, per non allarmarlo dell’assenza della donna e di avere dunque prelevato dal conto della vittima delle somme di denaro.
Lischia Peschechera: emesso decreto di fermo
Sulla base delle prove emerse e della confessione del reo, il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo nei confronti dell’uomo, per il reato di omicidio volontario aggravato, stabilendo il suo trasferimento nella Casa Circondariale di Pavia.