Mondo della musica di nuovo a lutto. Se ne va un altro grande artista, che aveva solo 52 anni
Black Rob, cantante famosissimo nel suo genere, è morto a 52 anni per un blocco renale
Neanche il tempo di riprendersi dalla tragica scomparsa di DMX, che i fan e gli appassionati del mondo della musica rap, hanno dovuto fare i conti con un’altra morte inaspettata. A perdere la vita, questa volta, è stato Black Rob. Aveva 52 anni e se ne è andato per una grave insufficienza renale. A dare il triste annuncio, un suo amico e storico collaboratore.
Sono passati appena 7 giorni da quando la notizia della morte di DMX, vera leggenda della musica Hip Hop, ha gettato nello sconforto milioni di appassionati di musica rap in America e non solo.
DMX è morto per un arresto cardio respiratorio, sopraggiunto dopo che qualche giorno prima era finito in coma farmacologico per un’overdose di droga.
Molto commovente era stata la straziante lettera della figlia ventenne del rapper, che aveva scritto di come non le importasse nulla di tutto ciò che dicesse la gente.
Lo scorso 17 aprile, un altro giovane cantante ha raggiunto DMX in cielo. Si tratta di Black Rob. Per lui è stato fatale un blocco renale, che lo aveva portato ad un inutile ricovero presso un ospedale di Atlanta.
A dare il triste annuncio tramite i canali social, è stato il suo storico amico e collaboratore Mark Carey. Lui ha voluto cogliere l’occasione anche per ringraziare i tantissimi che hanno partecipato alla raccolta fondi, organizzata per sostenere le spese delle cure mediche del loro beniamino.
Chi era Black Rob
Black Rob, all’anagrafe Robert Ross, era nato il 12 luglio del 1969 e cresciuto, come DMX, nella grande mela: New York.
Appassionato di musica rap fin da giovanissimo, ha pubblicato il suo primo album soltanto nel 2000. Il titolo era Life Story e, dei quattro che ha pubblicato in tutta la sua carriera, resta secondo molti il migliore.
Nel 1993 aveva già fondato la sua prima etichetta discografica, la Bad Boy, in collaborazione con altri famosissimi artisti. Uno su tutti, il grandissimo Puff Daddy.
È rimasto con la Bad Boy fino al 2010, quando ha fondato un’altra etichetta discografica tutta sua, la Box and Bone.
I messaggi sul web di cordoglio e dispiacere per la sua scomparsa, sono innumerevoli e arrivano da ogni parte del mondo.