Morte Alessandra Matteuzzi: le parole del sindaco di Bologna
Il primo cittadino di Bologna ha espresso il suo pensiero durante l'ultimo saluto alla 56enne Alessandra Matteuzzi, uccisa dal suo ex
Durante il funerale di Alessandra Matteuzzi, più di cento persone si sono riunite per dire addio alla donna uccisa dal calciatore di Senigallia.
Il loro era un amore iniziato come una favola. Lui, un calciatore con un fisico perfetto e giovane, solo 27 anni. Lei una donna bellissima, bionda e occhi azzurri, che nonostante i suoi 56 anni, sembrava vivere nel pieno della giovinezza. Dopo un anno però, si è trasformato in un amore malato, fatto di ossessioni e gelosie. Un amore che ha avuto uno dei finali più tragici.
Alessandra Matteuzzi aveva lasciato Giovanni Padovani, lo aveva denunciato ai Carabinieri, perché era costretta a soddisfare ogni sua richiesta, per paura di una reazione. E alla fine, lo ha trovato ad attenderla sotto casa. La 56enne è morta a seguito di un’emorragia dovuta dallo sfondamento del cranio.
Il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha voluto esprimere il suo pensiero durante la funzione funebre.
Questa donna, come altre, ha denunciato e prima ancora ha segnalato ed è passato troppo tempo da quando c’è stata questa segnalazione a quando purtroppo le istituzioni si sono mosse. Con i se e con i ma ci facciamo poco quando una persona perde la vita, nel nostro paese non è possibile che ogni giorno centinaia di donne vengano dagli uomini considerati degli oggetti, vengano messe in situazioni di difficoltà, anche economiche.
In molti hanno parlato di malagiustizia, perché forse, se le autorità fossero intervenute subito, Alessandra oggi sarebbe ancora viva. Dopo le affermazioni, il Procuratore di Bologna ha voluto esporre la sua versione dei fatti.
La donna ha denunciato Giovanni Padovani a fine luglio. Le indagini erano a rilento, perché le persone da ascoltare erano in ferie.
La Matteuzzi, dopo l’ultimo episodio, aveva deciso di integrare la denuncia. Ne aveva parlato con sua sorella, ma non ha fatto in tempo. È tornata a casa dal suo amato cane, quando ha trovato ad attenderla il suo assassino.