Morte del piccolo Davide Licata, l’allenatore ha raccontato cosa gli era successo pochi giorni prima
Dramma a Favara, colpito da malore Davide Licata muore a 12 anni: il racconto del mister su cosa era successo pochi giorni prima
Per la famiglia e per tutti quelli che hanno conosciuto il piccolo Davide Licata, è un momento di grande strazio e tristezza. Nessuno di loro avrebbe mai immaginato di fare i conti con una perdita simile, in un momento che per lui doveva essere di gioia e felicità.
Il bambino aveva ereditato la passione per il basket dal fratello maggiore. Era tornato ad allenarsi nella palestra dell’istituto Guarino, a Favara, a gennaio di quest’anno.
Lui era felice e desiderava solo poter portare avanti la sua passione. Tuttavia, nella serata di martedì 21 marzo, ha perso la vita dopo aver accusato un forte mal di testa ed aver perso i sensi, mentre si stava allenando.
Il coach della sua squadra, Simone Barone, ha raccontato che in realtà la settimana prima era mancato ad un loro appuntamento. Da ciò che ha spiegato l’uomo, il bambino si è sentito male durante una corsa con un suo amico, da quello che gli aveva riferito la mamma. Nel raccontarlo ha dichiarato:
Mentre correva con un amico, ha avuto un mancamento ed è svenuto.
La madre ha deciso di non portarlo in palestra ed ha detto all’allenatore che lo avrebbe sottoposto ad ulteriori controlli. Tuttavia, nessuno sa se il medico lo abbia sottoposto alle visite necessarie.
Le indagini per il decesso del piccolo Davide Licata
La stessa Procura di Agrigento ha deciso di avviare un’inchiesta sull’accaduto e quindi di avviare ulteriori indagini. Il corpo ora si trova nell’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’allenatore Simone Barone nel raccontare quei strazianti momenti, ha detto che avevano finito la sessione di allenamento e si stavano preparando per la partita finale. Stavano organizzando le squadre.
All’improvviso Davide ha iniziato ad accusare un forte mal di testa e in pochi istanti ha perso i sensi. Hanno cercato di rianimarlo a lungo e per tenerlo in vita, lo hanno sottoposto anche alla respirazione bocca a bocca. Tuttavia, è solo durante il trasporto in ospedale, che il bambino ha perso la vita.