Morte della piccola Diana Pifferi: fissata l’udienza per nominare i periti

Il 28 settembre, il Gip nominerà i periti che dovranno effettuare gli esami sugli oggetti sequestrati in casa della piccola Diana Pifferi

Morte della piccola Diana Pifferi, è stata fissata l’udienza per il prossimo 28 settembre. Il Gip dovrà nominare ed incaricare i periti che si occuperanno di effettuare accertamenti tecnici di natura biologica e chimico-forense, sul materiale sequestrato nell’abitazione di Alessia Pifferi.

Udienza Diana Pifferi

Tra l’esame più atteso, c’è quello del biberon trovato nel lettino della bimba morta di stenti e delle tracce di latte al suo interno. Gli inquirenti sospettano che la madre possa aver sedato sua figlia per farla stare calma fino al suo rientro. Il sospetto è nato da due importanti fattori.

Il primo riguarda il fatto che nessun vicino abbia sentito piangere una bambina di 18 mesi, per sei lunghi giorni, mentre moriva di fame e di sete. Il secondo riguarda il ritrovamento di una boccetta di En aperta, nella cucina dell’abitazione.

Udienza Diana Pifferi

Alessia Pifferi si trova in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi. Se però gli esami dovessero dare esito positivo e confermare l’ipotesi delle forze dell’ordine, verrà accusata anche di premeditazione. La sua attuale posizione potrebbe quindi aggravarsi.

Il ritardo degli esami è dovuto dal ricorso dei legali di Alessia Pifferi, che hanno richiesto la presenza di un perito anche della difesa.

Ancora nessuna risposta certa dall’autopsia di Diana Pifferi

Anche l’autopsia sul corpo della piccola Diana Pifferi non ha ancora individuato la precisa causa della morte. I medici hanno a disposizione 60 giorni prima di consegnare la relazione completa. Per ora, sembra che la bimba sia morta di fame e di sete.

Udienza Diana Pifferi

La difesa, nel frattempo, punta ad una consulenza neuroscientifica e psichiatrica. Secondo i suoi legali, Alessia Pifferi è confusa e non riesce ancora a realizzare ciò che ha davvero fatto alla sua bambina.

Durante un’intervista, uno dei suoi avvocati ha spiegato che la donna racconta la vicenda come se non la riguardasse. Piange tutto il tempo e non riesce a capire perché il suo compagno non le risponde al telefono ed ha deciso di abbandonarla così.