Morte due turiste belghe: il pirata della strada era imbottito di droghe

Il Gip ha disposto l'arresto di F.M., l'uomo che ha investito ed ucciso le due turiste belghe a Roma: era sotto effetto di diverse droghe

IL Gip ha disposto l’arresto di F.M., l’uomo che ha investito e tolto la vita alle due turiste belghe a Roma.

morte due turiste belghe

È stato rintracciato dalle forze dell’ordine dopo la fuga, grazie alle telecamere di sorveglianza. L’uomo, già noto alle autorità, si è giustificato dicendo di essere fuggito poiché sprovvisto di patente e che era convinto di aver preso un’altra auto.

Le due turiste belghe erano arrivate a Roma da pochi giorni

Wibe Bijls e Jessy Dewildeman erano due turiste belghe, arrivate a Roma per una vacanza tra amiche. Mentre si recavano in hotel, hanno visto un brutto incidente stradale. Così, sono subito scese per prestare soccorso a chi ne aveva bisogno. In quel pochi istanti, è arrivato un pirata della strada che le ha investite.

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Le giovani hanno perso la vita sul colpo. Wibe era anche in dolce attesa di poche settimane.

La decisione del Gip

Il Gip, nell’ordinaza, ha scritto che F.M. era alla guida con la patente sospesa dal 2011 e che mentre era al volante, era sotto effetto di sostanze stupefacenti. Dopo i test, il pirata della strada è risultato positivo alle benzodiazepine, ai cannabinoidi, alla cocaina, agli oppiacei e al metadone.

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La violenza dell’impatto, dal quale è scaturita la morte pressoché immediata delle ragazze, sbalzate una sulla carreggiata opposta e la seconda sulla corsia di sorpasso della carreggiata interessata al sinistro, lascia inoltre desumere inequivocabilmente che l’indagato procedesse ad una velocità che, sebbene ancora non accertata, di certo non era moderata e che lui stesso ha dichiarato essere di circa 80/90 km orari, quindi superiore al limite di 70 km orari previsto in quella strada. È pertanto assolutamente incredibile che l’indagato non si sia accorto di aver investito le due vittime, e la sua fuga immediata, appena disceso dalla sua autovettura, ne è la prova.

L’uomo è accusato di duplice delitto stradale, omissione di soccorso e guida senza patente e sotto effetto di sostanze stupefacenti. Al momento si trova recluso nella prigione di Regina Coeli, a Roma.