Morte Leonardo Acquaviva, il bimbo di soli 5 anni caduto dalla tromba delle scale: arrivata la condanna per l’insegnante di italiano

Arrivata la condanna per una delle docenti accusate della morte del piccolo Leonardo Acquaviva

È passato un anno e mezzo dalla morte del piccolo Leonardo Acquaviva, il bimbo di soli 5 anni caduto dalla tromba delle scale di una scuola elementare di Milano. Il piccolo era stato poi trasportato all’ospedale Niguarda, dove i medici non erano riusciti a salvargli la vita, nonostante un immediato intervento chirurgico.

Morte Leonardo Acquaviva

Per la sua morte, sono state accusate di mancata vigilanza le insegnanti e una bidella. Poco fa, è arrivata la notizia della condanna decisa per l’insegnante di italiano. La 43enne è stata condannata ad un anno per omicidio colposo, con sospensione condizionale. L’altra docente, invece, è stata rinviata a giudizio e per la bidella è stato accolto il patteggiamento a 2 anni di reclusione.

La morte del piccolo Leonardo Acquaviva

Era il 18 ottobre del 2019, quando intorno alle 10:00 del mattino, il piccolo Leonardo ha chiesto il permesso per andare in bagno. È uscito dalla sua classe da solo e subito la sua attenzione si è soffermata sulle voci di un’altra classe, che si stava recando in palestra per l’ora di educazione fisica.

Morte Leonardo Acquaviva

Il bimbo di 10 anni è salito su una sedia girevole e si è sporto per guardare meglio, ma è precipitato nella tromba delle scale. Una caduta di 13 metri e mezzo che è stata fatale.

La bidella che avrebbe dovuto visionare il piano, in quel momento era occupata al telefono per una chiamata personale. Le maestre invece sono accusate di aver permesso ad un alunno di soli 5 anni di uscire da solo, senza controllare la presenza della bidella o assicurarsi di affidarlo alle sue mani.

Morte Leonardo Acquaviva

Una violazione del regolamento dell’Istituto scolastico e della direttiva che ha come oggetto la vigilanza sugli alunni.

Una vita spezzata a soli 5 anni. I medici hanno fatto di tutto per tentare di salvare il piccolo Leonardo. Avevano anche tentato di intervenire con un’operazione neurochirurgica d’urgenza per poter diminuire la pressione intracranica, ma il bambino si è spento nella stessa struttura sanitaria.