Morte Massimiliano Segala: trovate due confezioni di Xanax sul comodino

Massimiliano Segala è morto nel sonno a soli 20 anni, gli inquirenti hanno trovato due confezioni di Xanax nella stanza: le parole dell'amico

Massimiliano Segala è morto a soli 20 anni, nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Dopo una serata all’insegna del relax e del divertimento, è rimasto a dormire nella mansarda della casa di un suo amico. Quando la mattina, quest’ultimo è andato a chiamarlo, lo ha trovato privo di vita. A nulla sono serviti i tentativi dei soccorritori per salvare la vita del giovane.

Morte 20enne Massimiliano Segala

Le forze dell’ordine stanno indagando sulla vicenda. Gli agenti hanno trovato sul comodino due blister di Xanax in pastiglie. Vogliono capire se Massimiliano Segala sia morto a causa di un mix di droghe e soprattutto se quei farmaci gli siano stati dati da qualcuno o se siano stati prescritti regolarmente da un dottore. Il medico legale ha già eseguito l’autopsia sul corpo senza vita.

Non sono risultate lesioni o segni di violenza e nessuna patologia che possa aver causato il malore nel sonno. Bisognerà solo attendere i risultati degli esami tossicologici, che confermeranno o smentiranno l’ipotesi degli inquirenti.

Morte 20enne Massimiliano Segala

Il racconto dell’amico di Massimiliano Segala

L’amico che lo ha ospitato nella sua villa, ha raccontato che il 20enne ha trascorso la serata con lui e un altro amico in piazza dei Signori a Padova e poi sono tornati a casa per guardare un film. Quella sera ha notato che Massimiliano era “rallentato ed alterato“.

Morte 20enne Massimiliano Segala

La Procura sta indagando ed ha aperto un fascicolo d’indagine per morte in conseguenza di altro reato. La famiglia è sconvolta da quanto successo, il nonno del 20enne non crede all’ipotesi degli inquirenti. Ha dichiarato che suo nipote non si drogava, avevano un rapporto molto stretto e dal suo comportamento non era mai emerso nulla che potesse far credere che assumesse droghe. Gli agenti hanno sequestrato anche lo smartphone del 20enne. L’obiettivo, se dovesse risultare che sia morto per via della droga, è quello di rintracciare chiunque abbia messo a sua disposizione la sostanza stupefacente e quei flaconi di Xanax.