Viviana Parisi, parla la sorella Denise: “Ho trascorso una settimana con lei”
"Finalmente ho trovato la forza di parlare di mia sorella Viviana", il messaggio di Denise Parisi
Questa volta a dire la sua sul giallo di Caronia, è la sorella di Viviana, Denise Parisi. Dopo più di due mesi dal ritrovamento del corpo senza vita della dj e quasi due mesi da quello del ritrovamenti dei resti del piccolo Gioele, la donna ha trovato il coraggio di parlare.
Per farlo, Denise ha scelto di inviare un videomessaggio alla trasmissione tv Quarto Grado.
Buonasera, sono Denise, la sorella di Viviana e zia del piccolo Gioele. Finalmente ho trovato la forza di parlare e di raccontare chi realmente fosse mia sorella. Si è parlato di una donna fragile, di una donna che leggeva la Bibbia, di una ex dj. Ma Vivi, mia sorella, non era solo questo. Mia sorella era una persona forte, coraggiosa, una mamma innamorata di suo figlio e di suo marito Daniele.
È sempre stata una ragazza allegra, generosa e con tanta voglia di vivere. Amava la sua famiglia e viveva per loro. Non avrebbe mai commesso un gesto estremo, come all’inizio si era parlato.
Denise, nel video messaggio, ha voluto soffermarsi sulla parola Bibbia. Viviana è stata descritta come una donna che leggeva la Bibbia, come se questo fosse un peccato:
Mia sorella essendo credente praticante, la leggeva come noi consultiamo i nostri cellulari. È vero che durante il Covid ha attraversato un periodo buio, perché aveva paura che potesse accadere qualcosa a Gioele e Daniele. Il Covid si, l’aveva spaventata e resa più debole. Però, finito il lockdown stava lottando e stava reagendo. Io sono uscita una settimana con lei e stava bene. Insieme abbiamo condiviso giornate felici. Era un po’ stanca si, ma era sorridente e solare e soprattutto con la tenacia di riprendere in mano la sua famiglia.
Denise Parisi vuole soltanto la verità
La sorella di Viviana Parisi, ha concluso il suo sfogo, dicendo che è per questi tutti motivi che loro, come famiglia delle due vittime, vogliono la verità su cosa sia accaduto in quella galleria e nelle campagne di Caronia, quel tragico 3 agosto.
Denise, così il suo papà Luigino Parisi e il marito di Viviana, Daniele Mondello, vuole solo scoprire come sua sorella e suo nipote siano morti.
Le indagini sulla vicenda proseguono senza sosta, ma i nuovi indizi stanno portando soltanto a nuovi dubbi. Le impronte trovate sul traliccio, non appartengono a Viviana Parisi e i resti ossei di Gioele non sono compatibili con l’aggressione di suini selvatici.
In più, due morsi sul corpo di Viviana, uno su una gamba e uno su un gomito, fanno sospettare che potrebbero essere stati aggrediti da cani di grossa taglia.