Neonata con febbre alta e genitori positivi: poliziotti comprano i farmaci

Genitori positivi e neonata con la febbre alta: i poliziotti vanno a comprare i farmaci

La neonata con febbre alta e i genitori che non possono uscire di casa. Sono entrambi positivi al Coronavirus e sono costretti a rimanere in quarantena in casa. Come fare per assicurare i medicinali alla loro piccolina? Ci hanno pensato i poliziotti, contattati per quella che è un’emergenza: gli agenti hanno comprato i farmaci alla piccola.

Farmaci da usare per la febbre
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Ci troviamo a Torre del Greco, un comune della città metropolitana di Napoli, in Campania, vicino al parco nazionale del Vesuvio. Qui i poliziotti sono intervenuti per un’emergenza domestica, dimostrando il loro prezioso supporto per la collettività in questo momento di difficoltà.

Era la sera della vigilia di Natale, quando una coppia di Torre del Greco, positiva all’infezione da Covid-19, si è rivolta al Commissariato della città per chiedere aiuto agli agenti. La figlia piccola aveva la febbre molto alta.

Intervento degli agenti di polizia
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Come raccontato in un post dalla Questura, erano da poco passate le 20. La neonata aveva la febbre molto alta. I genitori avevano contattato il pediatra che aveva prescritto dei farmaci. Ma la farmacia e il dottore non potevano consegnarli.

La coppia ha pensato di chiamare gli agenti, gli unici che potessero dar loro una mano. E infatti i poliziotti si sono messi a disposizione della famiglia. Sono prima andati in farmacia a ritirare i farmaci e poi li hanno portati ai genitori della bambina.

neonata con la febbre alta
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La neonata con febbre alta potrà guarire grazie all’intervento della polizia

In questo periodo di emergenza sanitaria ed economica sono molti gli interventi degli agenti di polizia volti ad aiutare la popolazione in un momento di difficoltà.

Dopo la storia dell’anziano signore che voleva fare il brindisi con qualcuno a Natale, ecco un altro gesto di solidarietà.

Fonte YouTube TvCity

Speriamo che la bambina possa presto guarire, così come i suoi genitori possano presto uscire dall’incubo coronavirus in cui sono piombati.