Neonato abbandonato sugli scogli: emerge una durissima verità sulla mamma di 13 anni. Cosa hanno scoperto gli inquirenti

Emergono nuovi dettagli sul terribile caso del neonato abbandonato sugli scogli, trovato senza vita dai pescatori. La mamma, che ha solo 13 anni, avrebbe un debito cognitivo

Emergono nuovi dettagli sul terribile caso del neonato abbandonato sugli scogli a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Dopo aver scoperto che la mamma è una ragazzina di appena 13 anni, subito ricoverata in ospedale per una presunta setticemia post parto, gli inquirenti hanno anche scoperto che la giovanissima è affetta da debito cognitivo.

neonato abbandonato scogli

Continuano le indagini sul bimbo appena nato trovato senza vita chiuso in uno zaino abbandonato sugli scogli del porticciolo turistico di Villa San Giovanni, cittadina che si affaccia sullo Stretto di Messina, in Calabria.

Dopo aver individuato la madre, una ragazzina di 13 anni che da quasi un mese non andava a scuola e dopo averla accompagnata in ospedale, per alcune complicanze post parto, gli inquirenti hanno scoperto altro.

Gli inquirenti hanno ascoltato, nella giornata di martedì 28 maggio, la mamma della 13enne, che ha anche un’altra figlia di 11 anni e vive da sola con loro. Oltre a lei sono state interrogate altre persone informate sui fatti.

A quanto pare, sarebbe emerso che la ragazzina sia affetta da un debito cognitivo, come raccontato dalla stessa madre. Non è del tutto certo, ma sarebbe un’evidenza emersa durante le indagini.

Neonato morto trovato in uno zainetto

La mamma 13enne del neonato abbandonato sugli scogli avrebbe un debito cognitivo

Gli inquirenti vanno avanti nelle indagini, per capire come nessuno possa essersi accorto di nulla. All’anatomopatologo spetta il compito di prelevare parti tissutali del neonato morto, per individuare anche il padre. Non si conosce, infatti, la sua identità e le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono molte.

Neonato morto a Villa San Giovanni

Le indagini proseguono anche per capire se il neonato sia nato prematuramente. La 13enne frequentava l’ultimo anno della scuola media. Viveva in un ambiente famigliare degradato. Bisogna capire se a scuola qualcuno sapeva o si è attivato vista la lunga assenza dell’ultimo mese della ragazzina.

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