Neonato gettato a Trapani: comunità di recupero per la mamma

Il giudice non ha accettato la permanenza in carcere per la mamma del neonato gettato dalla finestra

Dopo l’arresto della mamma 17enne che ha gettato il suo neonato dalla finestra a Trapani, il giudice ha deciso di convalidare una misura cautelare nei suoi confronti. La ragazza, che al momento si trova in carcere, sarà collocata in una comunità di recupero.

Tale decisione, è dovuta al fatto che la giovane non ha alcun precedente penale ed è minorenne.

Neonato gettato dalla finestra
Credit: pixabay.com

Ancora non sono noti i risultati dell’esame autoptico sul corpicino del piccolo. Gli inquirenti vogliono capire se sia nato morto o se era vivo al momento della caduta. Le diverse fratture rinvenute sul cranio del neonato, dopo il violento impatto con il suolo, potrebbero essere state fatali. La finestra dalla quale la 17enne ha lanciato il suo bambino, si trova al quinto piano del palazzo.

Dopo la vicenda, le forze dell’ordine hanno rintracciato la giovane, che ha confessato di essere la responsabile del gesto e di aver agito da sola.

Neonato gettato dalla finestra: la confessione della mamma

Credit video: regia vrsicilia – YouTube

Durante un interrogatorio, con le lacrime agli occhi, ha raccontato di averlo fatto per paura dei suoi genitori. Ha spiegato che per tutti i mesi di gestazione, è riuscita a nascondersi alla sua famiglia:

Neonato gettato dalla finestra
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Avevo detto a mia madre di essere ingrassata negli ultimi mesi, perché avevo disturbi alimentari e lei mi ha creduto. Lei e mio padre non sapevano nulla della mia gravidanza. Ho avuto paura di dirglielo.

La ragazza ha inoltre confessato di aver agito nel momento in cui sua madre stava dormendo e suo padre era uscito di casa per andare a portare la sorella a scuola.

Neonato gettato dalla finestra
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Il giudice Federico Cimò ha rifiutato la richiesta della Procura riguardo la permanenza in carcere della 17enne. Ha però convalidato l’arresto e deciso per il trasferimento in una comunità di recupero.

Nel frattempo, continuano le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti e capire se davvero la ragazza abbia agito da sola. Si attendono anche i risultati definitivi dell’autopsia.