Nessun legale si è fatto avanti per difendere Alessandro Impagnatiello: la decisione del Tribunale

Dopo la rinuncia del suo avvocato, nessun legale si è fatto avanti per difendere Alessandro Impagnatiello: ne è stato scelto uno d'ufficio

Nessun legale si è fatto avanti per difendere Alessandro Impagnatiello, dopo la rinuncia del suo precedente avvocato Sabastiano Sartori.

gip alessandro

A seguito dei diversi rifiuti, il Tribunale si è visto costretto a procedere con la nomina di un legale d’uffico. Secondo quanto riporta la testata giornalistica La Repubblica, la scelta sarebbe ricaduta sulla 36enne Giulia Gerardini.

Tuttavia, l’avvocata non avrebbe ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali e non avrebbe ancora incontrato il suo assistito. Notizie certe arriveranno nelle prossime ore.

Anche il precedente avvocato, Sebastiano Sartori ha scelto di non rivelare le motivazioni che hanno portato alla sua rinuncia. È stato accanto ad Alessandro Impagnatiello nel momento della confessione e durante l’interrogatorio di garanzia. Ma dopo un colloquio nella prigione San Vittore, ha pubblicamente comunicato la sua rinuncia, spiegando che:

Alessandro Impagnatiello

Ho rinunciato al mandato per motivi connessi al rapporto fiduciario. Null’altro. È stata una questione tra me e il mio assistito.

Motivi coperti dal segreto professionale, non è ancora emerso cosa sia accaduto tra l’avvocato ed Impagnatiello durante l’incontro in prigione.

Le accuse contro Alessandro Impagnatiello

Il Gip ha disposto il fermo. Alessandro Impagnatiello è accusato di delitto aggravato, crudeltà, occultamento e interruzione non consentita di gravidanza. La compagna Giulia Tramontano era incinta di 7 mesi. Il piccolo Thiago ha perso la vita nel grembo della sua mamma.

ricerche giulia

Esclusa invece la premeditazione, nonostante le ricerche effettuate dall’uomo sul web, su come pulire una vasca bruciata, su Alberto Stati, su come pulire tracce di candeggina e di sangue. Ricerche che per il giudice sono state effettuate a ridosso del delitto e che, quindi, non possono provare che avesse premeditato tutto.

Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare dopo la notizia emersa in queste ultime ore. Gli inquirenti hanno sequestrato una confezione di veleno per topi nella casa che Giulia e Alessandro condividevano. Scoperta fatta a seguito di altre ricerche emerse dal telefono dell’accusato sugli effetti del veleno sull’uomo. Al momento si tratta solo di un’ipotesi al vaglio delle indagini. Si attendono i risultati dell’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano.