Non ci sarà una camera ardente per Toto Cutugno: l’annuncio del suo menagement
Nessuna camera ardente prima del funerale, che verrà celebrato nella Basilicata dei Santi Nereo e Achilleo a Milano
Non ci sarà una camera ardente per Toto Cutugno, l’annuncio è stato dato dal suo agente Danilo Mancuso. I funerali verranno celebrati nella giornata di oggi, 24 agosto, nella Basilicata dei Santi Nereo e Achilleo a Milano.
Un altro celebre personaggio del mondo della musica, che si è spento per sempre all’età di 80 anni, dopo aver combattuto per lunghi anni contro un brutto male. Il padre de L’italiano era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per un tumore alla prostata. Lo aveva scoperto diversi anni fa, grazie all’aiuto del suo grandissimo amico Albano. Era stato lo stesso cantante a raccontare del suo percorso durante una delle sue ultime interviste.
Aveva telefonato ad Albano e gli aveva chiesto una visita con uno dei suoi specialisti. Le metastasi del tumore avevano quasi raggiunto i reni, ma Toto Cutugno aveva lottato con tutte le sue forze ed era riuscito ad evitare il peggio. I dottori gli avevano dato 5 mesi di vita, che grazie alla sua immensa forza si sono trasformati in 15 anni.
Purtroppo negli ultimi mesi le sue condizioni sono peggiorate in modo drastico. Toto Cutugno lascia un immenso vuoto nel cuore di tutti gli italiani.
I messaggio di addio per Toto Cutugno
Nelle ultime ore sono stati tantissimi i messaggi apparsi sul web, pubblicati in particolar modo dai suoi colleghi del mondo dello spettacolo. Gli ultimi ricordi di Pupo, Pippo Baudo, Laura Pausini, Jovanotti, il grande amico Albano e Adriano Celentano. Proprio quest’ultimo ha colto l’occasione per raccontare di quella “superbomba“, è così che lui la chiamava, che lo ha reso celebre: il brano L’italiano.
Lo aveva scritto proprio per Adriano e gli aveva proposto di dividere con lui il successo. Ne sarebbe diventato il cantante e lui l’autore. Ma Celentano aveva deciso di non accettare, perché quella frase ‘Io sono un italiano vero” lo preoccupava. Aveva paura che agli occhi degli altri sarebbe sembrato come un tentativo di innalzarsi e mostrarsi superiore.
Una frase insostituibile, in quanto è proprio su questa frase che si regge l’intera impalcatura di quella grande opera. Nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu. Eri e rimarrai un grande indimenticabile.