Nuovo arresto nel caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa

Il cugino latitante di Saman Abbas è stato localizzato ed arrestato. Nomanhulaq Nonamhulaq è uno dei tre uomini ripreso nel video con le pale

Un nuovo arresto nel caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa lo scorso maggio del 2021 da Novellara.

Arrestato il cugino di Saman Abbas

Nomanhulaq Nonamhulaq è stato localizzato dalle forze dell’ordine dopo mesi di latitanza in un appartamento di Barcellona. Si tratta di un altro cugino di Saman, accusato del suo omicidio.

Prima di lui, gli inquirenti hanno arrestato un altro cugino di nome Ikram Ijaz e il famoso zio Danish Hasnain. Quest’ultimo per cinque lunghi mesi ha fatto perdere le sue tracce, finché non è stato rintracciato ed arrestato con l’accusa di essere l’esecutore dell’omicidio.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Nonostante le testimonianze della famiglia, l’uomo continua a negare il suo coinvolgimento nella scomparsa della nipote e nel suo presunto omicidio. Ha fatto spiegare dal suo legale, che il padre della 18enne lo avrebbe incastrato per interessi economici.

In Pakistan i due fratelli sarebbero proprietari di un terreno, che passerebbe di proprietà soltanto del padre della giovane pakistana, se lo zio venisse condannato.

I genitori della ragazza sono ancora latitanti.

Il corpo di Saman Abbas non è mai stato trovato

Nel frattempo che fine abbia fatto Saman Abbas rimane un mistero. Lo scorso settembre gli inquirenti avevano trovato tre sacchi neri contenenti dei resti ossei. Erano convinti che si trattasse proprio della giovane 18enne, ma dopo gli esami sono risultati essere di origine animale. Appartengono con molte probabilità ad un maiale o un cinghiale.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Anche lo scorso gennaio è stato trovato un frammento osseo a Lido po’ di Boretto, ma le analisi sono ancora in corso.

Saman Abbas non voleva accettare il matrimonio combinato imposto dalla sua famiglia. Voleva essere libera e coronare il suo sogno d’amore con il suo fidanzato.

Ad accusare lo zio e i due cugini del delitto, è stato il fratello della giovane scomparsa, dopo che le forze dell’ordine lo hanno bloccato al confine tra l’Italia e la Francia e lo hanno affidato ad una comunità.

Il cugino Nomanhulaq è uno dei tre uomini ripreso nel video, con in mano la pala e un piede di porco. Gli inquirenti sono convinti che quegli attrezzi servissero allo zio e ai cugini per scavare la tomba della 18enne.