Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine
Oggi è la Giornata Internazionale delle Bambine: Save the Children denuncia gli abusi a cui sono ancora oggi costrette le ragazze nel mondo
L’11 ottobre è la Giornata Internazionale delle Bambine. Un giorno per non dimenticare tutte quelle povere creature innocenti a cui l’infanzia è stata portata via per sempre. Tutte quelle bambine che ogni giorno sono sottoposte a ogni forma di abuso, di violenza, di sopruso. A tutte quelle piccole anime che devono vivere sulla loro pelle la crudeltà della guerra, delle persecuzioni, dell’odio.
120 milioni di ragazze nel mondo, 1 su 10, ha subito stupri o altri atti sessuali forzati. Le ragazze con età compresa tra i 14 e i 21 anni nel 66% dei casi ha subito attenzione sessuale o molestie in un luogo pubblico. Solo quest’anno 4 ragazze al minuto si sposeranno prima di aver compiuto i 15 anni di vita. 12 milioni di ragazze saranno coinvolte in matrimoni precoci, 1 ogni 3 secondi. Il 30% dei minori arruolati da gruppi armati sono di sesso femminile. E nella maggior parte dei casi sono usate come schiave sessuali.
Questi sono i dati resi noti da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che si occupa da 100 anni di salvare i bambini a rischio, in occasione della Giornata Internazionale delle bambine. Entro il 2030, secondo l’Agenda dei 17 obiettivi dell’Onu, dovremo porre fine ai matrimoni precoci. Ma visti i dati, siamo sicuri di farcela?
Daniela Fatarella, Vicedirettore Generale Save the Children, spiega: “In alcune parti del mondo, le violenze nei confronti di bambine e ragazze sono la quotidianità. Stupri, violenze sessuali, matrimoni precoci, esclusione dall’educazione, mutilazioni genitali femminili sono solo alcune delle sofferenze alle quali vengono sottoposte. In particolare, chi vive in contesti di guerra è più esposto ad abusi di ogni genere. Eppure è proprio in questi contesti che troviamo le bambine e le ragazze più resilienti nonostante siano state costrette ad una vita di abusi e violenze”.
Save the Children lancia in questa occasione la campagna Stop alla guerra sui bambini.