Omicidio Alice Neri: spunta l’ipotesi che possa aver incontrato un altro uomo prima di morire
Omicidio Alice Neri: spunta l'ipotesi che prima di recarsi allo Smart Cafè abbia incontrato un altro uomo
Sono in corso tutte le indagini del caso per il delitto di Alice Neri, la giovane madre trovata senza vita nel bagagliaio della sua auto, avvolta dalle fiamme. Gli inquirenti oltre a chiedere l’incidente probatorio sui reperti rivenuti, hanno preso in considerazione anche un’altra ipotesi.
I fatti sono avvenuti nella notte tra lo scorso 17 e 18 novembre. La giovane donna dopo aver finito il suo turno di lavoro è tornata a casa più tardi del previsto.
Poco dopo però, ha detto al marito che sarebbe uscita di nuovo per incontrare un’amica. Tuttavia, diverso tempo dopo è emerso che gli aveva detto una bugia e che in realtà aveva incontrato un suo collega di lavoro, chiamato Marco.
I due hanno passato l’intera serata allo Smart Cafè di Concordia. Sono andati via intorno alle 3 del mattino. L’uomo avrebbe lasciato la sua amica da sola nel parcheggio e sarebbe andato via.
Dalle telecamere di sorveglianza è emerso che Alice è rimasta nella sua auto ferma, per circa 10 minuti. Però è proprio in quel lasso di tempo che probabilmente il principale sospettato, Mohamed Gaaloul è entrato nell’abitacolo.
Non è ancora chiaro il motivo per cui la donna abbia accettato di dargli un passaggio.
Poche ore dopo, alcune persone hanno notato la sua auto avvolta dalle fiamme. Dopo l’intervento degli agenti, è emersa la triste verità. Nel bagagliaio c’era il suo corpo ormai senza vita.
L’ipotesi sul delitto di Alice Neri
Da quel momento gli inquirenti hanno portato avanti tutte le indagini del caso, anche se per ora hanno scelto di mantenere il massimo riserbo. Tuttavia, in queste ore è emersa una nuova ipotesi.
Le forze dell’ordine credono che la donna possa aver incontrato un altro uomo prima di recarsi allo Smart Cafè. Per ora, è solo un’ipotesi, che non ha trovato ancora conferme.
Saranno solo le ulteriori indagini a far luce sulla triste vicenda. Il principale sospettato, nel frattempo, si trova in arresto nella casa circondariale di Modena, ma davanti al Gip ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ci ha tenuto solo a specificare che è andato in Francia, non per fuggire, ma per lavoro.