Omicidio di Vanessa Ballan, la prima irruzione di Fandaj Bujar nella casa della donna
Omicidio di Vanessa Ballan, la prima irruzione nella casa della famiglia di Fandaj Bujar: cosa hanno scoperto
In queste ore le forze dell’ordine stanno portando avanti tutte le indagini per il delitto straziante di Vanessa Ballan. La giovane mamma di 26 anni, che ha perso la vita per mano di un uomo di origine kosovara, con il quale ha avuto una relazione extra coniugale, durata pochi mesi.
L’uomo ora si trova in arresto, ma sin da subito ha scelto di non rilasciare dichiarazioni. Infatti anche davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Vanessa e Fandaj Bujar si erano conosciuti diversi tempo fa. Forse proprio all’interno del negozio in cui lavorava la donna. Tra loro è nata una storia, che è andata avanti per diversi mesi. Tuttavia, ad agosto di quest’anno, lei aveva deciso di chiuderla.
Il 41enne però, non ha mai accettato questa sua decisione e per mesi l’ha minacciata e perseguitata. Dalle indagini è emerso appunto che Vanessa ha sopportato in silenzio ed ha anche cancellato le chat, per paura che potesse trovarle il compagno e padre di suo figlio.
Un giorno l’uomo ha fatto anche irruzione in casa sua, usando appunto un martello. A quel punto la 27enne si è spaventata ed ha deciso di dire la verità al ragazzo ed insieme si sono recati in Caserma per sporgere una denuncia per il reato di Stalking.
Il delitto di Vanessa Ballan e la prima perquisizione nella casa di Fandaj Bujar
Era il 26 ottobre. Il giorno successivo gli agenti si sono recati nella casa del 41enne ed hanno fatto una perquisizione. Hanno trovato una foto con lui, la donna ed il figlio di 5 anni. Inoltre, hanno anche sequestrato due cellulari.
Proprio all’interno di questi telefoni hanno trovato i video intimi dei due, che Fandaj Bujar usava per ricattare Vanessa. Tuttavia, dopo la denuncia, la situazione sembrava essere sotto controllo.
Nella tarda mattina di martedì 19 ottobre, Fandaj Bujar, da alcune immagini, si vede mentre getta un borsone nella casa della famiglia e poco dopo scavalca anche lui. Sempre con un martello riesce ad entrare nell’abitazione.
Dall’autopsia purtroppo è emerso che prima l’ha picchiata e poi ha messo fine alla sua vita con un coltello di circa 20 centimetri. I fendenti sono concentrati proprio nella zona del torace, due hanno perforato i polmoni ed uno il cuore. La ragazza ha perso la vita in pochi istanti.