Omicidio Jenny Cantarero: il giallo della morte del presunto killer

Omicidio di Jenny Cantarero: cosa è emerso sul suo presunto killer, trovato morto in un casolare

Sebastiano Scampinato, il presunto killer di Jenny Cantarero, è stato trovato senza vita nella mattinata di ieri, martedì 14 dicembre. Tuttavia, gli inquirenti sono ancora a lavoro per capire se si sia suicidato e il motivo dietro questo gesto estremo.

jenny cantarero killer
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Un ennesimo femminicidio che ha scosso migliaia di persone. In tanti ora stanno mostrando affetto e vicinanza ai familiari della ragazza, che ha lasciato una bambina di appena 4 anni.

La notizia del ritrovamento del cadavere è arrivata già dalle prime ore del mattino. Però solo successivamente gli agenti hanno reso note le generalità dell’uomo.

Gli inquirenti dalle indagini hanno scoperto che era sposato e che lavorava in un’agenzia di scommesse della zona. Inoltre, da alcune testimonianze è emerso anche che aveva dei rapporti con la malavita. Infatti nei giorni in cui lo hanno cercato ovunque, hanno creduto che si fosse nascosto da qualche malvivente.

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Le forze dell’ordine vicino al corpo di Sebastiano Scampinato hanno trovato una pistola. Secondo le prime informazioni emerse, sembrerebbe che l’uomo si sarebbe suicidato con un colpo di arma da fuoco alla testa. Tuttavia, non stanno escludendo anche altre ipotesi.

Il ragazzo era in un casolare abbandonato, che si trova nella zona di Vacirizzo, in provincia di Catania. Ovviamente non era di sua proprietà.

Omicidio Jenny Cantarero: le parole della mamma del presunto killer

Proprio fuori questo casolare c’era anche la mamma di Sebastiano Scampinato e la donna ci ha tenuto a precisare che il figlio non era come lo stanno descrivendo negli ultimi giorni. In un’intervista con un’emittente locale, ha detto:

Mio figlio era una brava persona, non è vero che era un pregiudicato. Sono state dette tante menzogne su di lui.

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Gli inquirenti al momento sono ancora a lavoro per capire cosa sia successo. Ora stanno anche analizzando la pistola trovata vicino al corpo dell’uomo, per capire se è quella usata per uccidere Giovanna. Inoltre, da una prima ricostruzione sembrerebbe che alla base di questo ennesimo femminicidio ci sia la fine della loro relazione, definita da tutti “burrascosa.”