Omicidio Lorena Quaranta, nessun movente: uccisa per futili motivi
Futili motivi, nessun movente: questo il motivo dell'omicidio di Lorena Quaranta
L’omicidio risale allo scorso 31 marzo, quando, a Furci Siculo (Messina), Lorena Quaranta è stata uccisa dal suo compagno, Antonio De Pace. I due convivevano da tre anni e davanti agli occhi di tutti, erano una coppia perfetta. Dopo l’orribile gesto, il ragazzo ha affermato di averla uccisa, perché lo aveva contagiato, ma i tamponi hanno smentito le sue dichiarazioni. Entrambi sono risultati negativi.
Lorena aveva soltanto 27 anni e stava studiando per diventare medico. Antonio De Pace, invece, è un infermiere e l’emergenza sanitaria, secondo quanto racconta lo zio della ragazza uccisa, lo aveva portato in uno stato di paura.
A chiamare le forze dell’ordine, è stato lo stesso De Pace, dopo essersi provocato delle ferite sui posti. Gli inquirenti, infatti, pensano che prima di lanciare l’allarme, abbia provato a togliersi la vita.
L’autopsia effettuata sul corpo della ragazza, ha rivelato che Lorena è stata prima ferita alla pancia, con un coltello da cucina e poi strangolata dal suo assassino.
La famiglia della giovane vittima pretende giustizia, lo zio Giuseppe ha raccontato che i due vivevano un amore simbiotico e che il ragazzo era sempre premuroso nei confronti di sua nipote. Adesso però ha mostrato il suo vero io, il mostro nascosto dentro di sé e la famiglia pretende l’ergastolo.
Le forze dell’ordine hanno portato avanti le indagini, hanno perfino analizzato i telefoni di entrambi, ma non è venuto fuori nessun segno di litigata.
Per questo motivo, Antonio De Pace è stato accusato di omicidio aggravato dai futili motivi. Adesso si trova in carcere, chiuso nel suo silenzio.
L’omicidio di Lorena Quaranta non ha nessun movente, ha perso la vita senza un perché, uccisa da colui che più amava, un ragazzo che non sa nemmeno perché quel giorno ha deciso di uccidere la sua compagna e di spezzare il loro amore.