Omicidio Michelle Causo: giudizio immediato per l’amico 17enne
Il Gip del Tribunale dei Minori ha accolto la richiesta del pm: giudizio immediato per il 17enne che ha ucciso Michelle Causo
Nuovi aggiornamenti sul caso di Michelle Causo, la ragazza che ha perso la vita per mano dell’amico 17enne a Primavalle e che è poi stata abbandonata per strada dentro un carrello della spesa.
Il Gip del Tribunale per i Minorenni ha accolto la richiesta del pm e ha fissato la prossima udienza al 6 febbraio. Giudizio immediato per il diciassettenne che ha messo fine alla vita di Michelle Causo. Le accuse contestate sono quelle di delitto aggravato dalla premeditazione, dall’occultamento e dal vilipendio del corpo.
Il delitto di Michelle Causo
Secondo l’esame autoptico, Michelle ha perso la vita a seguito di sei coltellate tra collo, addome e schiena. È stata trovata priva di vita, abbandonata in un carrello della spesa, coperta da un sacco nero.
Sono stati i residenti del palazzo dell’amico di 17 anni ad allarmare le forze dell’ordine. Lo hanno visto trascinare un sacco nero per le scale del palazzo. Insospettiti, hanno chiamato le autorità. Dopo il fermo, Il ragazzo ha raccontato di un litigio per soldi, tuttavia ancora oggi nessuno crede alla sua versione.
Dopo un sopralluogo nel suo appartamento, gli agenti hanno trovato una pistola giocattolo e alla richiesta di spiegazioni, l’accusato ha affermato che apparteneva proprio a Michelle Causo. Ma le sue parole sono apparse poco credibili, visto che in alcuni post su Instagram risalenti a qualche settimana prima, si era mostrato proprio con quello stesso oggetto in mano.
Le indagini sono ancora in corso, quale rapporto ci fosse tra i due diciassettenni non è ancora chiaro. Le parole del minorenne non rispecchiano quella ragazza descritta da tutti come una persona sempre disponibile e allegra.
Era arrabbiata perché non avevo soldi che le dovevo. Ha iniziato ad offendermi e ad urlare. Ho visto quel coltello davanti a me e l’ho preso. Non ho capito più nulla. Abbiamo avuto la lite per 30/40 euro. La discussione è degenerata perché io ero fatto.
Tuttavia gli inquirenti credono che il diciassettenne fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti e potrebbe aver provato a violentare Michelle e forse, davanti al suo rifiuto, tutto è degenerato. Ma lui nega le accuse:
Assolutamente no. Eravamo soltanto amici. Era un’amica della mia ex.