Oristano, il nuovo interrogatorio di Monica Vinci, la mamma accusata del delitto della figlia Chiara Carta
Il nuovo interrogatorio di Monica Vinci, la mamma accusata del delitto della figlia 13enne Chiara Carta
Nella giornata di lunedì 27 marzo il pm ha sottoposto Monica Vinci ad un nuovo interrogatorio. La donna di 52 anni è accusata del delitto della figlia Chiara Carta, ma anche in questa occasione, la mamma nella ricostruzione dei fatti, è scoppiata a piangere.
Gli inquirenti sono ancora a lavoro per capire il movente e soprattutto come si sono svolti i fatti, in quella casa che si trova nel comune di Oristano.
I fatti sono avvenuti nella tarda mattinata di sabato 18 marzo. Precisamente nell’abitazione in cui Chiara Carta di 13 anni e sua madre vivevano, che si trova nella frazione di Silì, nel comune di Oristano.
I due genitori erano separati da diversi anni ed il papà, aveva riallacciato i rapporti con la figlia solo in questi ultimi tempi. Probabilmente aveva paura che sarebbe rimasta sola, poiché Chiara ad aprile avrebbe potuto scegliere di voler andare a vivere con l’uomo.
Così forse in un momento di confusione, ha deciso di compiere il delitto. Ha usato il cavetto di un telefono per tenerla ferma. Successivamente l’ha colpita con diversi fendenti. Dall’autopsia è emerso che ha perso la vita per l’emorragia causata da quei colpi.
Il nuovo interrogatorio di Monica Vinci per il delitto della figlia
Sono già due gli interrogatori a cui la mamma è stata sottoposta. Tuttavia, in entrambi i casi non è riuscita a ricostruire con esattezza ciò che è successo.
Nella giornata di lunedì 27 marzo, si è tenuto il secondo interrogatorio in video conferenza. La donna era con il suo legale Gianluca Aste. Ha risposto a qualche domanda che gli inquirenti le hanno rivolto.
Però quando sono arrivati alla ricostruzione del delitto, ha iniziato a piangere disperatamente. Il suo legale al momento sta valutando per lei una perizia psichiatrica. L’avvocato in una breve intervista con Ansa, ha detto:
La mia assistita sta male. Parla poco o nulla, per ora non è in grado di reggere un interrogatorio.