Orlando Merenda, 18enne morto sotto un treno: il dolore della madre che ora vuole soltanto giustizia

Le strazianti parole della madre di Orlando Merenda, il ragazzo di 18 anni morto sotto un treno a Torino

La tragedia di Orlando Merenda, accaduta la scorsa domenica 20 giugno a Torino, ha scioccato l’intero web e tutti coloro che lo amavano e conoscevano. Il ragazzo si è gettato sotto un treno ed ha perso la vita a soli 18 anni.

Le parole della madre di Orlando Merenda

Oggi la madre ha scelto di esprimere il suo dolore e la sua rabbia. Lei non crede al gesto volontario di suo figlio, ma è certa che qualcuno l’abbia spinto ad uccidersi, perché era omosessuale. Questo è quanto trapelato, anche da pesanti commenti apparsi sui suoi profili social. Bullismo, omofobia e istigazione al suicidio, queste le accuse per cui la Procura di Torino ha aperto un fascicolo d’indagine.

Anna Screnci, madre di Orlando, ha pubblicato un video su Facebook. Le parole di una madre, che non può più stringere tra le braccia la persona più importante della sua vita.

Le parole della mamma di Orlando Merenda

Le parole della madre di Orlando Merenda

Non credo alla giustizia, lotterò da sola per avere la verità. Voglio valutare tutto da sola, con i miei occhi. Andrò avanti perché questo è il mio compito: ottenere la giustizia, quella di una mamma che ha perso il figlio. Mio figlio voleva solo essere libero di fare quello che voleva.

La mia colpa è quella di essere stata lontana quando lui ne aveva bisogno, nella fase dell’adolescenza. Se fossi stata io al suo fianco, l’avrei potuto proteggere, mi avrebbe confidato le sue paure. Chi mi ha tolto la mia gioia si pentirà amaramente. Sei stato ingannato, plagiato, deriso, umiliato… Il tuo carattere così fragile… Non sapevi dire di no. Sei stato l’amico di tutti. Troveremo giustizia.

Le parole della madre di Orlando Merenda

Anna crede che suo figlio Orlando non era il tipo di ragazzo che avrebbe potuto compiere un gesto così estremo. Per questo, è convinta che qualcuno possa averlo preso di mira e spinto al suicidio. Qualcuno che non gli ha reso possibile vivere la sua vita come voleva, come lo rendeva felice.