Pablo Marì sarà operato: come sta il calciatore accoltellato ad Assago

Non sarebbe in pericolo di vita, ma Pablo Marì sarà comunque operato e tenuto sotto stretta osservazione: le parole di Adriano Galliani

Si chiama Pablo Marì il calciatore professionista del Monza che nel pomeriggio di ieri, mentre si trovava al centro commerciale Milanofiori di Assago, è stato accoltellato da un 46enne del posto con gravi problemi psichiatrici. Il fendente lo ha raggiunto alla schiena e ora il difensore dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico. Le parole del dirigente della squadra Adriano Galliani.

Le condizioni di Pablo Marì

Ha dell’incredibile quello che è accaduto ieri nel centro commerciale di Assago, nell’hinterland milanese.

Mentre centinaia di persone erano intente ad effettuare la spesa, uno squilibrato di 46 anni, Andrea Tombolini, in preda probabilmente ad un raptus, ha estratto un coltello e si è scagliato contro chiunque gli si trovasse davanti.

Cinque le persone raggiunte dai suoi fendenti. Uno di loro, un dipendente del supermercato Carrefour, è purtroppo deceduto per le gravi ferite.

A sventare l’attacco di Tombolini ci ha pensato un nome e volto noto del calcio italiano. L’ex giocatore di Inter, Napoli e Bologna, Massimo Tarantino ha mantenuto la calma ed è riuscito ad immobilizzare il 46enne fino all’arrivo comunque tempestivo delle forze dell’ordine.

Come sta Pablo Marì

Le condizioni di Pablo Marì

Tra le persone rimaste ferite, anche un calciatore professionista che quest’anno gioca nel Monza Calcio, la squadra del presidente Berlusconi, neo promossa in Serie A, Pablo Marì.

Il giocatore era con sua moglie, che inerme ha purtroppo assistito alla scena.

I soccorritori medici giunti sul posto hanno subito trasferito il calciatore nel più vicino ospedale. L’aggressore lo ha colpito con un fendente alla schiena e adesso le sue condizioni sono serie.

Ricoverato in ospedale, il campione dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per ridurre la lacerazione muscolare. Non sarebbe in pericolo di vita.

Nel frattempo, il dirigente della squadra Adriano Galliani e l’allenatore Raffaele Palladino hanno raggiunto l’ospedale per andare a salutarlo e sostenerlo.

Oggi ho avuto suerte, perché ho visto una persona morire davanti a me.

Sarebbero queste le parole dette dal giocatore al dirigente Galliani. Poi, ha spiegato l’A.D. del Monza, ha scherzato sul suo rientro in campo lunedì.

Dopo l’operazione si capirà meglio quali possano essere i suoi tempi di recupero reali.

Nel frattempo il 46enne è tenuto sotto stretta osservazione e nella notte è stato sottoposto all’interrogatorio da parte del gip. Il reato a lui contestato è quello di omicidio e tentata strage.