Padova, il bambino scosso dalla madre si è spento: espiantati gli organi

Padova, non ce l'ha fatta il bambino di 5 mesi scosso violentemente dalla madre in preda ad un blackout emotivo: la Procura ha autorizzato l'espianto degli organi

Non ce l’ha fatta il bimbo di cinque mesi di Padova in coma dopo essere stato violentemente scosso dalla madre in preda ad un blackout emotivo. Una commissione ha deciso di staccare i macchinari che lo tenevano in vita ed espiantare fegato e cuore.

Una vicenda terribile quella di questo povero bambino di 5 mesi. Era stato ricoverato sabato 21 dicembre 2019 in gravissime condizioni. Una commissione formata da un neurologo, un medico legale e un anestesista ha valutato la situazione e, il 27 dicembre 2019, ha decretato la morte cerebrale del piccolo. Nella mattinata del 28 dicembre 2019 i medici, autorizzati dalla Procura di Padova, hanno deciso di spegnere i macchinari che lo tenevano in vita e di espiantare gli organi.

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Il bimbo si è spento dopo una settimana passata nel reparto di terapia intensiva pediatrica. La madre, una donna di 29 anni residente nel vicentino, svegliata dai suoi continui pianti l’avrebbe scosso violentemente per cercare di farlo smettere. Leonardo Massaro, il suo avvocato, parla di blackout emotivo e spiega che la donna avrebbe fatto quel gesto in completa incoscienza.

Dopo averlo scosso lo ha appoggiato sul letto e in quel momento si sarebbe accorta che non stava respirando. Chiamati i soccorsi, il bimbo è stato portato subito in ospedale ma le sue condizioni erano troppo gravi e non ce l’ha fatta. La madre, adesso sarà indagata per omicidio colposo.

Agli inquirenti, la donna si sarebbe giustificata dicendo: “Non dormiva, l’ho cullato troppo forte”.

Quello che è accaduto al bambino si chiama Baby shake syndrome, la sindrome del bambino scosso. Per chi non lo sapesse, scuotere i neonati è pericoloso e può portare, come in questo caso, al decesso del bambino.

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Scuotere un neonato può provoca gravissimi danni cerebrali e neurologici. Il piccolo di 5 mesi di Padova non presentava più perfusione sanguigna celebrale. Per questo motivo i medici hanno giudicato irreversibili le sue condizioni.

Torneremo con aggiornamenti.