Padre uccide i suoi due figli e poi si toglie la vita: trovati dei fogli del diario dell’omicida. Ecco cosa aveva scritto
Le frasi di Alessandro Pontin, trovate dagli inquirenti su dei fogli all'interno della sua abitazione
Gli inquirenti hanno trovato diversi fogli a casa di Alessandro Pontin, il padre di Trebaseleghe, che ha ucciso con un coltello i suoi due figli: Francesca 15 anni e Pietro 13 anni. Le parole scritte su quei pezzi di carta, testimoniano uno stato d’animo scosso, ma nessuna premeditazione di un folle gesto. In un altro biglietto, ritrovato precedentemente, il falegname aveva scritto le sue disposizioni post morte:
Voglio essere cremato, spargete le mie ceneri.
Sapeva ciò che avrebbe fatto ed ha deciso di lasciare delle direttive ai suoi parenti, ma di non spiegare loro cosa l’abbia spinto a compiere un gesto così atroce. Togliere la vita ai suoi figli.
Nei fogli trovati dagli inquirenti, Alessandro Pontin ha scritto di come il mondo lo faceva sentire, di come quegli occhi erano sempre puntati su di lui:
Vivo nel giudizio costante di tutti. Vengo giudicato dal mondo che mi osserva e mi critica.
Ieri sono arrivati i risultati preliminari dell’autopsia di Francesca. La ragazza, oltre ad una ferita letale alla gola, ha riportato dei tagli sul braccio. Un fattore che dimostra che prima di morire, la ragazza abbia provato a fuggire e a difendersi. Dettaglio che le forze dell’ordine avevano già capito, dopo aver visto le scie di sangue all’interno dell’abitazione.
Dopo aver accoltellato i suoi due figli, il falegname si è tolto la vita con lo stesso coltello. A trovare i corpi, la scorsa domenica, Roberto Pontin, fratello di Alessandro e zio dei due ragazzi. L’uomo non riusciva a contattare il fratello, così è andato a casa sua. Inutile l’allarme lanciato ai soccorsi.
Il rapporto tra Alessandro Pontin e la sua ex moglie
La mamma dei due ragazzi, Roberta Calzarotto, è sconvolta da quanto accaduto. I rapporti con il suo ex marito, da quale si era separata nel 2015, non sono mai stati facili, ma ultimamente tutto era tornato alla normalità e mai avrebbe immaginato una tragedia simile.
Roberta aveva lasciato l’uomo per via dei suoi problemi con l’alcol e nei successivi anni, lo aveva denunciato per il mancato pagamento degli alimenti decisi dal giudice. L’uomo era poi riuscito a darle tutto ciò che le spettava e la donna aveva ritirato ogni accusa.
Alessandro Pontin, come disposto dal giudice, avrebbe dovuto trascorrere alcuni giorni con i suoi due figli. Giorni che invece hanno segnato la fine delle loro vite.