Pagina Facebook in difesa di Filippo Turetta: lo descrivono come un bravo ragazzo vittima dei media

Su Facebook è apparsa una pagina che difende a spada tratta Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l'ex Giulia Cecchettin. Qui lo descrivono come un bravo ragazzo. Sono i media a distorcere la realtà

L’indignazione online è esplosa dopo la scoperta dell’esistenza di una pagina Facebook in difesa di Filippo Turetta. Il ragazzo di 22 anni, attualmente detenuto in una cella in Germania, in attesa dell’estradizione, è accusato di aver tolto la vita all’ex fidanzata, Giulia Cecchetin. Per poi cercare di scappare all’estero. In quella pagina online lo descrivono come un bravo ragazzo, che i media stanno cercando di far passare per quello che non è.

Filippo Turetta

Mentre tutti chiedono giustizia per Giulia Cecchettin, piangendo l’ennesima vittima di femminicidio, su Facebook spunta una pagina dedicata al suo ex. Filippo Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato per il decesso della ragazza di 22 anni di Saonara.

Il corpo di Giulia Cecchettin è stato trovato una settimana dopo aver perso le tracce dei due ragazzi vicino al lago di Barcis. L’ex fidanzato, a bordo della sua Fiat Grande Punto nera, era già scapapto in Germania, dove è finito in manette.

Filippo Turetta ragazzo modello” è il nome della pagina Facebook aperta da ignoti, per poter “confutare le illazioni su un bravo ragazzo vittima del pressappochismo dei media”. Questo si legge nella descrizione della pagina.

I post parlano di menzogne, accuse prive di fondamento, che i media hanno aiutato ad alimentare facendo passare quel ragazzo come una persona che non è. Inoltre, la pagina è piena di insinuazioni contro la sorella di Giulia Cecchetin.

Non sarà che tra sei mesi ci sono le elezioni europee e ‘qualcuno/a’ sta prendendo la palla al balzo? Avremo presto in circolazione una nuova Ilaria Cucchi?

Filippo Turetta ragazzo modello

Pagina Facebook in difesa di Filippo Turetta: uno schiaffo alla famiglia di Giulia Cecchettin

In merito al fatto che la Germania sta avviando la procedura di estradizione, ecco cosa si legge sulla pagina:

Dare il ‘consenso all’estradizione’ non significa ‘confessare’.

morte giulia cecchettin

Inoltre, si continua a ribadire che lui è finito ingiustamente in cella. Con riferimenti al caso giudiziario di Enzo Tortora o di Meredith Kercher.