Palermo, sfocia rissa ad un battesimo: spintoni ed insulti per fare le foto con il bimbo
Palermo, sfocia rissa ad un battesimo: nella colluttazione è stato colpito anche il piccolo festeggiato
Una vicenda singolare è avvenuta domenica scorsa 14 febbraio, a San Cipirello, un comune in provincia di Palermo. Un battesimo si è trasformato in una rissa tra due famiglie. I parenti di entrambe le famiglia, hanno iniziato la discussione, proprio per fare le foto di rito con il bimbo. Il nonno materno è quello che ha riportato conseguenze più gravi.
Un episodio che ha fatto molto discutere. I protagonisti dell’accaduto hanno anche deciso di sporgere denuncia ed ora sarà la Procura a fare chiarezza su tutta la vicenda.
Secondo le informazioni rese note da Il Giornale di Sicilia, il quotidiano locale, il tutto è avvenuto nella giornata di domenica 14 febbraio. I genitori del piccolo, due ventenni separati, hanno iniziato la discussione proprio per il numero di persone che dovevano essere presenti.
Tra le due famiglie sembravano già esserci già degli screzi. Infatti l’aria era molto tesa. Tuttavia, in un primo momento nulla faceva presagire a cosa stava per accadere.
All’improvviso, proprio nel momento in cui si potevano fare le foto di rito con il piccolo festeggiato, è avvenuto il dramma. A causa dell’atteggiamento di una zia paterna e dell’insistenza dei due nonni paterni, la giovane madre si è infastidita.
La ragazza voleva meno persone in quella giornata, proprio per l’emergenza sanitaria. Infatti da quel momento, sono iniziati i primi litigi e le prime accuse.
L’inizio della rissa al battesimo
È proprio a questo punto che i presenti sono passati alle mani. Si sono iniziati ad insultare e a spingere tra di loro. Purtroppo nella colluttazione, è stato colpito anche il bimbo di soli 7 mesi.
Tuttavia, il nonno materno è quello che ha riportato conseguenze più gravi. Uno dei giovani parenti del padre, lo ha scaraventato a terra e lo ha colpito con calci e pugni. Ovviamente tutta quella confusione ha attirato anche l’attenzione del parroco Giuseppe Billeci.
Quest’ultimo appena si è reso conto di ciò che stava accadendo, ha provato a fermarli, ma tutti i suoi tentativi non hanno portato ai risultati sperati. Alla fine, quando tutto ormai si era concluso, alcuni dei presenti hanno deciso di denunciare l’accaduto. Ora il compito è della Procura, che dovrà capire i motivi e le responsabilità di questo terribile episodio.