Paola Bolognesi: i primi risultati dell’autopsia sulla 61enne
L'esame autoptico avrebbe escluso che la morte di Paola Bolognesi sia avvenuta a seguito di violenze: scagionato dunque il marito
Ci sarebbe una svolta nel caso della morte di Paola Bolognesi, avvenuta nella notte della vigilia di Natale a Bagnacavallo, provincia di Ravenna, per la quale era finito nel registro degli indagati il marito. I primi risultati dell’autopsia escluderebbero violenze e scagionerebbero dunque l’uomo.
Bagnacavallo, piccolo comune della provincia di Ravenna, è ancora addolorato per l’improvvisa e prematura scomparsa di Paola Bolognesi.
La donna si è spenta nella notte tra sabato e domenica scorsi, quella tra il 23 e il 24 dicembre, mentre era a letto nella sua casa.
A trovarla priva di vita era stato Miguel Soto Romero, suo marito, che subito aveva contattato i soccorsi. Questi ultimi, giunti prontamente sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.
Paola, nome e volti noti nel mondo della pallavolo locale, essendo stata prima giocatrice e poi allenatrice, aveva una patologia cardiaca che la costringeva a controlli frequenti. Tuttavia la suddetta patologia non aveva mai preoccupato al punto da far pensare ad un triste epilogo.
E invece, a quanto pare, sarebbe stato proprio un attacco al cuore a causare il suo improvviso decesso.
Poco prima che venisse organizzato e celebrato il suo funerale, però, la procura ha bloccato tutto per via di alcune macchie sospette rinvenute sul corpo della donna, riconducibili forse a lividi ed ecchimosi.
Il pm di Ravenna, Raffaele Belvederi, ha disposto quindi una autopsia e iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, proprio il marito di Paola.
Scagionato il marito di Paola Bolognesi
Quello che aveva tutta l’aria di essere un giallo, sembrerebbe invece essersi già avviato verso una risoluzione.
I primi risultati dell’esame autoptico avrebbero infatti rivelato che la causa del decesso di Paola Bolognesi sia naturale. Morte appunto dovuta ad un attacco cardiaco e non a violenze perpetrate dal marito.
Per i risultati definitivi dell’esame post mortem effettuato dalla dottoressa legale Silvia Barbagallo bisognerà attendere ancora qualche giorno, considerando che la specialista ha 60 giorni di tempo per presentare la perizia.
Tutto lascia supporre, però, che il caso si sia già avviato verso l’archiviazione.
Nel frattempo, la stessa procura ha dissequestrato l’abitazione, i cellulari e le automobili di Paola e del marito.