Per il caso di Samuele, bimbo lanciato dal balcone a Napoli, domestico a processo: può intendere e volere

Ecco cosa hanno deciso di giudici

Continuano le indagini per il caso della morte del piccolo Samuele, il bimbo lanciato dal balcone a Napoli. Mariano Cannio, il domestico che lavorava da tempo presso la famiglia del piccolo e che è accusato della sua morte, potrà andare a processo. Secondo i giudici, infatti, sarebbe perfettamente capace di intendere e di volere.

samuele gargiulo pm

Per la morte di Samuele, il domestico che è in carcere con l’accusa di aver lanciato giù dal balcone il bimbo di 4 anni, morto a Napoli lo scorso settembre, per le ferite riportate, dovrà andare a processo, come stabilito da tre perizie che sottolineano che è perfettamente in grado di intendere e di volere.

Gli incaricati hanno condotto le perizie nel novembre dello scorso anno, in occasione di tre visite dei consulenti avvenute in carcere, dove l’uomo si trova tuttora. I consulenti hanno ricevuto la nomina dagli avvocati Domenico De Rosa, che è il legale della famiglia di Samuele, e Mariassunta Zotti, legale invece di Mariano Cannio.

In seguito alla perizia in incidente probatorio sullo stato di salute mentale dell’uomo che si trova in carcere per la morte del bambino di 4 anni, Vincenza Marra e Barbara Aprea, sostituti procuratori, hanno deciso di procedere con rito immediato: l’uomo di 38 anni andrà a processo.

Mariano si era allontanato dopo la morte del bambino. Ma i poliziotti lo hanno trovato nella sua casa, dove si stava nascondendo per non finire in manette. In quell’occasione le sue dichiarazioni erano confuse, ma le sue parole confermarono i fatti.

samuele gargiulo pm

La morte del bimbo lanciato dal balcone a Napoli ha sconvolto tutto il paese

Samuele è morto il 17 settembre 2021, cadendo dal balcone al quarto piano della sua casa di Napoli, in un palazzo di via Foria.

testimone samuele gargiulo

Se in un primo momento si è pensato a un incidente, subito la polizia ha capito che qualcuno lo aveva sollevato oltre la ringhiera. Era troppo alta per lui, qualcuno lo aveva lanciato nel vuoto.