Piera Maggio data per morta: la mamma di Denise Pipitone smentisce ironica la notizia

La parole di Piera Maggio sui social, dopo che un sito l'ha data per morta: la mamma della piccola Denise Pipitone risponde ironica

Come si possono diffondere notizie false su una cosa così grave? Piera Maggio è arrabbiata, così come la sua famiglia, la conduttrice Federica Sciarelli, che è voluta intervenire in sua difesa e tutti coloro che la sostengono da 18 lunghi anni.

Il post di Piera Maggio

Questa madre coraggio, che cerca la sua bambina ogni giorno, rapita da Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004, si è ritrovata a leggere il titolo di un giornale che l’ha data per morta.

Ultim’ora, è morta Piera Maggio: il suo corpo ritrovato nella camera da letto.

Il post di Piera Maggio

Questo il titolone pubblicato sui social, che ha sconvolto Piera Maggio. La mamma della piccola Denise Pipitone ha scelto di pubblicare un post sul suo profilo Facebook, contro quelli che ha definito degli sciacalli. Eccolo qui:

🔴 ANCORA NON SONO MORTA! Per coloro che stavano già festeggiando la notizia, non vorrei che gli abbia rovinato la festa 🥳 😜 A parte gli scherzi, siete proprio degli SCIACALLI!

Anche Federica Sciarelli, nota conduttrice di Chi L’ha Visto, ha voluto dire la sua in supporto della mamma di Denise.

“Come è possibile che si possano sparare impunemente in rete titoli come questo? Occorre una regolamentazione”. Federica Sciarelli sui post #clickbait che hanno colpito la mamma di #DenisePiptone, Piera Maggio. Un abbraccio a lei da tutti noi. #chilhavisto #sciacalli #sciacallaggio.

Il post di Piera Maggio

Non ha bisogno di altro dolore Piera Maggio, dopo tutte le delusioni degli ultimi anni, sulla scomparsa della sua amata bambina. E anche davanti a una notizia del genere, si è mostrata ironica e coraggiosa. Una madre che continua a combattere per trovare la sua bambina, nonostante le bugie e l’archiviazione del caso. Perché l’unica cosa che conta davvero per lei, è trovare sua figlia, che oggi potrebbe essere un’adolescente all’oscuro della sua vera identità.

Lei e Piero Pulizzi vogliono soltanto la verità su cosa sia accaduto quel giorno a Mazara del Vallo. E ne hanno il diritto dopo 18 lunghi anni di dolore.