Piera Maggio e il post sui social: “Credo che non ci sia più bisogno di fare il disegnino per comprendere che le anomalie sono davvero troppe”

La delusione della madre di Denise Pipitone, dopo tutto ciò che sta succedendo nel caso della sua bambina: ecco le parole di Piera Maggio

Se prima la sua speranza si era accesa, vedendo il grande clamore mediatico, oggi Piera Maggio si sente delusa, come se qualcuno le stesse facendo terra bruciata intorno.

Lo sfogo di Piera Maggio

La mamma di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004, ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook. Si tratta degli screen di alcune pagine del giornale LaVerità, che racconta come chiunque si occupi del caso di Denise, finisca poi sotto inchiesta.

La testata giornalistica afferma che oltre a Milo Infante, accusato di diffamazione dalla Procura di Caltanissetta, anche la conduttrice Federica Sciarelli del programma televisivo Chi l’ha visto, sarebbe finita tra gli indagati. Una conferma che non è però arrivata dal volto di Rai 3. Si vocifera che nei corridoi abbiano parlato di una causa civile da 300.000 euro.

Il post di Piera Maggio su Facebook

Milo Infante invece ha confermato le accuse sul suo profilo social. Il conduttore di Ore 14 ha spiegato di essere indagato per diffamazione, insieme ad altri ospiti del suo programma televisivo, per aver detto qualcosa che a qualcuno non è stato bene. Ha raccontato di essersi rivisto le puntate e di non aver sentito alcuna frase offensiva. Nel mirino degli investigatori sono finiti i giornalisti che hanno espresso la propria opinione sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Ed è per questo che Piera Maggio ha la sensazione che stiano cercando di farle terra bruciata intorno.

La delusione di Piera Maggio

Diversi mesi fa, anche Giacomo Frazzitta, legale di famiglia, era finito in un procedimento disciplinare, alla fine archiviato. Era stato intercettato telefonicamente durante una consulenza con una testimone. Le sue parole avevano portato alla reazione dell’Associazione Nazionale dei Magistrati. È però risultato che la avvocato Frazzitta non ha violato nessuna norma deontologica e che la sua frase non poteva essere usata in aula, poiché si trattava di una conversazione riservata tra legale e assistito.

Lo sfogo di Piera Maggio

Nei commenti del suo post, Piera Maggio scrive:

Credo che non ci sia più bisogno di fare il disegnino per comprendere che le anomalie sono davvero troppe.