Piera Maggio scossa da una scoperta fatta da lei nella sua stessa abitazione: è giallo

Scandalo a casa Pipitone: Piera Maggio scopre due microspie, ma chi le ha messe e perché?

Durante una giornata come tante, mentre eseguivano lavori di manutenzione nella loro abitazione, Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno fatto una scoperta che ha scosso la tranquillità della vita domestica: due microspie, le cosiddette “cimici”, erano nascoste tra gli oggetti di casa. Per chi non lo ricordasse, Piera Maggio è la madre di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, quando la piccola aveva solo 4 anni. La donna ha condiviso il ritrovamento di queste apparecchiature sulla piattaforma social Facebook, pubblicando la foto ed allegando una didascalia, proprio con il suo account.

Piera Maggio trova due cimici in casa

Le microspie trovate erano del tutto funzionanti, in quanto attaccate alla rete elettrica. Ora resta da capire da quanto tempo fossero lì, se sono state piazzate 20 anni fa, al momento della scomparsa di Denise o se è accaduto negli anni a venire. In quest’ultimo caso qualcuno avrebbe violato il suo domicilio, reato gravissimo. La madre della bambina, aggiunge con franchezza di non aver mai sospettato della presenza di dispositivi di sorveglianza nella propria casa, proprio perché né lei, né la sua famiglia avevano nulla da nascondere.

Piera Maggio ha informato il suo avvocato, Giacomo Frazzitta, della scoperta dei due dispositivi, evidenziando l’importanza e la serietà della situazione. Infine, chiede ai lettori se, considerando l’utilizzo della sua rete elettrica per 20 anni per alimentare queste microspie, non debba richiedere un risarcimento allo Stato nel caso in cui fossero servite per le indagini condotte anni fa.

Piera Maggio trova due cimici in casa

Questa scoperta aggiunge un nuovo tassello alla complessa indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone. Mentre la ricerca di verità continua senza sosta, da oltre 20 anni, come la ricerca disperata di questa mamma, la presenza delle microspie rimane un enigma da risolvere, alimentando ancora più domande su ciò che potrebbero aver registrato nel corso degli anni e chi potrebbe essere interessato a tali informazioni.