Pierina Paganelli, la vicina Valeria Bartolucci avrebbe accesso a un box auto mai controllato: le rivelazioni di una fonte anonima
Secondo una fonte che ha voluto mantenere l'anonimato, una vicina di casa di Pierina Paganelli, Valeria Bartolucci, avrebbe accesso a un box auto mai controllato dalla polizia durante le indagini.
Si continua a indagare sul caso dell’anziana signora trovata senza vita nel garage del condominio dove viveva. Una fonte anonima, in merito al decesso di Pierina Paganelli, ha detto che la vicina Valeria Bartolucci avrebbe accesso a un box auto che, però, la polizia non ha mai controllato durante tutte le perquisizioni nello stabile di Rimini.
Pierina Paganelli ha perso la vita a Rimini, all’età di 78 anni. L’ha trovata la nuora il mattino seguente nel garage del condominio dove abitava. Non ci sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati, ma ci sono diversi conoscenti sospettati dalla polizia.
Le indagini si soffermano, infatti, su alcuni vicini di casa della donna: Valeria Bartolucci, il marito Louis Dassilva, i fratelli Loris e Manuela Bianchi (quest’ultima sua nuora, che sembra avesse una relazione con il marito della Bartolucci).
Un condomino della palazzina in cui la donna viveva, che ha voluto rimanere anonimo, ha fatto un’interessante rivelazione ai microfoni di Mattino Cinque. Qualcosa che, forse, gli investigatori ancora non sanno.
Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, che in passato aveva avuto una relazione con la nuora di Pierina, avrebbe accesso a un secondo box nel garage condominiale. Uno spazio che gli inquirenti non hanno mai perquisito, perché non erano a conoscenza di questo fatto.
Pierina Paganelli, la vicina Valeria Bartolucci e quel box a cui avrebbe accesso secondo un altro condomino
Quel box non è di sua proprietà. La donna, però, avrebbe le chiavi per mettere dentro al riparo la sua auto nei giorni di maltempo. Un’altra condomine amica dell’infermiera le avrebbe dato le chiavi del garage.
L’infermiera avrebbe potuto dare le chiavi al marito, che rimane uno dei principali sospettati, come lo è stato fin dalle prime fasi delle indagini. Il testimone ha voluto rimanere anonimo, mettendosi però a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori chiarimenti o informazioni che avrebbe da dare.