Positivo in aeroporto a Fiumicino un bambino
Positivo un bambino arrivato all'aeroporto di Fiumicino: in isolamento insieme a tutta la sua famiglia
Un passeggero è risultato positivo in aeroporto a Fiumicino in seguito ai controlli obbligatori imposti per protocollo. Si tratta di un bambino arrivato a Roma a bordo di un volo che arriva dalla Croazia, dalla città di Dubrovnik. Le autorità hanno subito messo in atto tutti i protocolli di sicurezza sanitaria previsti.
Arrivato a Roma Fiumicino con un aereo dalla Croazia, il bambino è stato sottoposto ai test per la ricerca del Coronavirus.
Come previsto dagli ultimi regolamenti messi in atto per poter contrastare possibili focolai che arrivano dall’esterno. L’Unità di Crisi anti Covid-19 della Regione Lazio ha fatto sapere che il bambino arrivava da Dubrovnik.
La Croazia è proprio uno dei paesi a maggior rischio di contagio. E per questo motivo il Ministro della Salute Roberto Speranza lo aveva inserito nella black list. Con un’ordinanza si prevede il controllo per tutti i passeggeri provenienti dai paesi presenti nella lista.
Bambino positivo in aeroporto a Roma già in isolamento
Il bambino si trova al momento in isolamento. E con lui tutta la famiglia. Anche gli altri componenti del nucleo famigliare hanno ricevuto ordine di eseguire un tampone. Per il caso del bambino, le autorità hanno dato il via alle procedure di contact tracing internazionale.
Il bimbo e i genitori sono stati sottoposti ai test, così come gli altri passeggeri che erano a bordo con il bambino. Si procede per individuare tutti gli eventuali contatti e arginare così possibili focolai.
Anche perché solo nella giornata di ieri negli scali romani 31 persone hanno ricevuto diagnosi positiva.
A dimostrazione del fatto che la situazione è ancora molto delicata, soprattutto negli aeroporti e sui voli che arrivano da paesi dove potrebbero essere presenti focolai ancora molto attivi.
19 persone i casi positivi a Fiumicino, mentre 12 a Ciampino. Per la metà dei casi si tratta di persone con età compresa tra i 18 e i 34 anni. La metà risiede nel Lazio, mentre gli altri arrivano da Puglia, Toscana, Liguria e Abruzzo o paesi esteri. Negli aeroporti romani 2mila tamponi al giorno sui passeggeri di rientro da Spagna, Croazia, Malta e Grecia permettono di arginare possibili diffusioni del virus.