Processo di Giulia Tramontano, la verità di Alessandro Impagnatiello in aula: ecco cosa ha detto sull’omicidio della compagna

Ad un anno dalla morte di Giulia Tramontano, in aula ha parlato Alessandro Impagnatiello, il compagno unico imputato del suo delitto

Nella giornata di oggi, 27 maggio, oltre ad essere un anno dal delitto di Giulia Tramontano, in aula i giudici hanno anche avuto la possibilità di ascoltare le dichiarazioni di Alessandro Impagnatiello. Il barman 30enne risulta essere l’unico imputato al processo.

dichiarazioni impagnatiello

La 29enne era incinta al settimo mese, quando un anno fa ha perso la vita, per mano del suo compagno e padre di suo figlio. Dalle indagini gli agenti hanno appunto scoperto che lui stava cercando di avvelenarla da mesi, sia per provocarle un aborto e poi per mettere fine alla sua vita.

Impagnatiello alla fine, il 27 maggio del 2023, ha deciso di mettere in atto un altro piano. Giulia quel pomeriggio ha incontrato l’altra ragazza che lui frequentava da circa un anno. Insieme sono riuscite a far crollare il suo castello di bugie ed a scoprire tutta la verità. Mentre stava tornando nella casa che dividevano, la vittima aveva detto al compagno che voleva portare avanti la gravidanza da sola.

dichiarazioni impagnatiello
CREDIT: ANSA

Il barman però, non riuscendo ad accettare questa sua decisione, appena la giovane ha varcato la porta della loro abitazione, l’ha colpita nella parte del collo, alle spalle. Giulia non ha avuto nemmeno il tempo di reagire. Dall’autopsia è appunto emerso che sono ben 37 i fendenti che le ha inferto.

Le dichiarazioni in aula di Alessandro Impagnatiello davanti ai Giudici

Nella giornata di oggi, Impagnatiello ha avuto la possibilità di rispondere alle domande del Pm e di dire la sua verità. I suoi familiari hanno scelto invece di non essere presente. Il barman è salito da pochi minuti sul banco degli imputati, nel rispondere ha detto:

Ho conosciuto Giulia nel gennaio del 2021, ancora nel periodo del Covid e la relazione è iniziata a marzo. Siamo andati a convivere nel novembre 2021. A ottobre/novembre 2022 ho iniziato a frequentare A.
dichiarazioni impagnatiello

Impagnatiello invece, per spiegare ciò che ha fatto a Giulia quella sera del 27 maggio, ha detto:

La sera del 27 maggio ho messo fine alla vita di Giulia Tramontano ed ho occultato il suo corpo. La persona che io ero in quella fase non è la persona che sono adesso. Oggi sono qui per dire la più vera delle verità, forte del fatto che oggi sono una persona lucida e consapevole, questo processo mi ha molto cambiato.

L’imputato in oltre, nel rispondere alle domande del pm in aula, ci ha tenuto anche a precisare quali erano i suoi rapporti con l’altra ragazza. Ha detto:

A. era consapevole come i miei colleghi che era in corso la mia relazione con Giulia. A febbraio 23 le ho detto che la relazione si stava interrompendo. Dei viaggio a lei ho detto che partivo con amici. Le ho detto anche che non ero il padre di quel bambino. Ho detto che il padre era un ragazzo a me sconosciuto, forse di Napoli. Le ho detto che volevo rimanerle vicino per la gravidanza.

Nei minuti in cui Impagnatiello sta parlando, la madre di Giulia in aula fissa ed abbraccia la foto della figlia. Il 30enne per spiegare come le due donne si sono incontrate, ha detto:

Giulia mi propone di vederci tutti e tre sul luogo di lavoro, all’Armani cafè. Io gli chiesi di non vederci lì ma il giorno dopo fuori al lavoro, perché era un ambiente in cui avevo delle responsabilità, ci tenevo all’immagine, alla stima che i colleghi avevano di me. Era l’umiliazione che avrebbe fatto crollare anche la vita lavorativa: vedermi umiliato e distrutto non lo riuscivo proprio ad accettare. Ho continuato questo fiume di bugie. Continuavo a portare avanti questa doppia e questa finta realtà nella mia testa. Ho falsificato il test del DNA.