Psicofarmaci nei capelli di Diana Pifferi, ma non nelle urine: la reazione del legale di Alessia Pifferi
Com'è possibile che siano state rinvenute tracce di psicofarmaci nei capelli della piccola Diana Pifferi e non nelle sue urine?
La notizia emersa ieri, sui risultati degli esami sui capelli della piccola Diana Pifferi, sta facendo molto discutere. I test hanno individuato tracce di psicofarmaci nei capelli della bambina, ma c’è un particolare che è invece emerso durante l’ultima puntata del programma televisivo Ore 14, condotto da Milo Infante.
L’inviata della trasmissione, in diretta da Milano, mentre si trovava davanti alla casa della bambina di 18 mesi morta di stenti, ha spiegato che le è stata confermata da fonti attendibili, la notizia delle tracce di psicofarmaci nei capelli, ma che le è anche stato detto che la stessa sostanza non è stata rinvenuta nelle urine di Diana. Com’è possibile?
È ciò che gli inquirenti vogliono capire. Come il benzodiazepine può essere presente nei capelli e non nelle urine? Bisognerà attendere altri esami, come quelli del biberon e la relazione completa dell’autopsia, che verrà depositata nei prossimi giorni.
L’intervento del legale di Alessia Pifferi
Negli studi di Milo Infante, durante la notizia, era presente anche il legale di Alessia Pifferi, Solange Marchignoli. La donna si è detta sollevata e felice della notizia dell’assenza di psicofarmaci nelle urine. Ha spiegato di non poter rivelare nulla, visto che ogni informazione è oggetto di indagine, ma che avrebbe una prova processuale che mostrerebbe che Alessia non ha sedato la bambina. Non solo, quanto detto dall’inviata di Ore 14, ne sarebbe la spiegazione certa.
Un’affermazione che ha incuriosito tutti, gli ospiti di Ore 14 e il pubblico a casa. Solange Marchignoli ha spiegato di essere stata tempestata dai giornalisti, non appena è stata diffusa la notizia. Qualcuno si è accanito verso di lei e la sua assistita Alessia Pifferi. Ora può solo attendere l’autopsia completa, prima di procedere con la difesa.
Altri esami sugli oggetti della piccola Diana Pifferi
Altri esami verranno effettuati anche sul materassino, il cuscino e il pannolino della piccola Diana. Il medico legale ha trovato nel suo piccolo stomaco un materiale che potrebbe essere compatibile con il pezzetti di pannolino trovati nel lettino. La bambina potrebbe averli mangiati per la troppa fame.
L’avvocato continua a ripetere quanto si fidi delle dichiarazioni della Pifferi, ma la domanda resta una sola. Se davvero non sta mentendo e non ha sedato la figlia, perché nessuno nel condominio, per sei lunghi giorni, ha sentito il pianto straziante di una bambina che stava morendo di fame, di sete e di caldo?