“Quel giorno noi…” Sofia Stefani, il fidanzato della vigilessa rompe il silenzio: le dichiarazioni rilasciate

Femminicidio è il capo d'imputazione per Giampiero Gualandi per la morte di Sofia Stefani: il fidanzato rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Pomeriggio 5

Il fidanzato di Sofia Stefani, la vigilessa uccisa dal collega il 16 maggio, rilascia una lunga intervista a Pomeriggio Cinque. Confessa ai microfoni di Myrta Merlino che la loro relazione era solida e che avrebbe perdonato la compagna.

Le parole del fidanzato sono molto toccanti e fanno trapelare l’intensità dei sentimenti che il ragazzo provava per la trentatreenne deceduta.

“Sofia era una persona buona, aveva una gran voglia di vivere. Quel giorno dovevamo vederci.”

Intanto Gualandi, il vigile in stato di arresto per il femminicidio continua a dichiarare la sua non colpevolezza sostenendo che il colpo partito dalla sua pistola d’ordinanza è stato un incidente durante una colluttazione tra i due. Gli inquirenti hanno acquisito i messaggi e le telefonate scambiate dai due ex amanti e la difesa insiste molto sull’insistenza da parte di Sofia di continuare la relazione con l’amante finita a febbraio. Si aggiungono anche motivazioni legate all’attività di sindacalista della donna che aveva presentato un ricorso per la riassunzione negata dal comando dei vigili di Anzola. Gualandi la stava aiutando nella stesura del documento, quindi i contatti tra i due erano frequenti nonostante la fine della relazione amorosa.

L’accusa chiede altresì un processo per femminicidio con le conseguenze penali che questo comporta. La legge 119 del 2013 del parlamento italiano ha ratificato la Convenzione Europea sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e gli abusi domestici. Le norme contenute del documento inaspriscono le pene in caso di delitto commesso per motivi di genere.

Nella serata di oggi 23 maggio si svolgerà una fiaccolata organizzata dalla Casa delle Donne per non subire violenze di Bologna e l’Associazione Malala. Il comunicato che annuncia l’evento mostra la sua vicinanza alla comunità di Anzola chiarendo che la solidarietà tra le donne è molto forte e farà sentire la sua voce. Lo sportello Via della Violenza operativo dal 2023 ha già aiutato 48 donne nel territorio.

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