Ragazzino di 13 anni spinto per scherzo nel fiume: non fu un incidente

Gli amici del ragazzino di 13 anni morto 5 anni fa raccontarono che lui scivolò, ma in realtà fu spinto per scherzo da uno di loro

Una svolta decisiva è arrivata nel caso legato alla morte di un ragazzino di 13 anni, avvenuta circa 5 anni fa in Galles, vicino a Cardiff. Il giovanissimo era annegato dopo essere caduto in un fiume e gli amici che erano con lui avevano raccontato che era scivolato. Le autorità hanno però accertato che era stato spinto, per uno scherzo di cattivo gusto.

Ragazzino di 13 anni annegato

La vicenda come detto risale a circa 5 anni fa, quando cinque ragazzini, tutti amici e tutti di 13 anni, si erano recati a fare una gita sulle sponde del fiume Cynon vicino a Fernhill, un piccolo paese gallese situato nel Distretto di contea di Rhondda Cynon Taf, a nord di Cardiff.

Uno di loro era caduto improvvisamente in acqua e, non sapendo nuotare, era annegato tristemente.

Ragazzino di 13 anni annegato

Gli stessi suoi amici avevano lanciato l’allarme e richiesto l’intervento dei soccorritori. Questi ultimi, arrivati sul posto, erano riusciti a trovare ed estrarre dall’acqua il 13enne solo un paio di ore più tardi, quando ovviamente era già troppo tardi.

A seguito dei fatti, i quattro amici del ragazzino di 13 anni avevano raccontato che il loro amico era scivolato, dopo che un altro di loro era scivolato a sua volta e lo aveva urtato per sbaglio.

La verità sulla morte del ragazzino di 13 anni

Ragazzino di 13 anni annegato

L’esame da parte del coroner della Contea aveva accertato che il ragazzino era precipitato in acqua da un’altezza di circa 2,5 metri, in un punto in cui la profondità era circa della stessa misura. Il decesso era avvenuto per lo shock termico dovuto alla temperatura particolarmente rigido dell’acqua.

Grazie alle indagini, inoltre, è stato accertato che non si era trattato di un incidente, ma di un gesto volontario da parte di un suo amichetto, seppur fatto per scherzo. Uno scherzo pericoloso, che purtroppo ha causato la morte del giovane.

L’amico che lo ha spinto, così come tutti gli altri, non sapeva che il 13enne non sapesse nuotare. Tanto che una volta accorti della difficoltà dell’amico, si erano tuffati a loro volta in acqua per aiutarlo.

Le stesse autorità gallesi hanno comunque escluso la matrice razzista del gesto così come l’ostilità. Infatti, i cinque erano tutti amici molto legati tra loro.