Ragazzo di 17 anni si toglie la vita: emersi scabrosi dettagli. I suoi compagni hanno raccontato tutto

17enne suicida a Roma nel 2019: gli inquirenti riaprono l'indagine dopo le testimonianze dei compagni

Sebbene la vicenda risalga a quasi due anni fa, nuovi spunti per l’indagine sono saltati fuori anche ultimamente. Era l’undici luglio del 2019 quando uno studente 17enne romano, lontano dagli occhi della sua famiglia, ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nel garage di casa sua.

17enne morto suicida a Roma: il professore lo prendeva in giro
Credit: Pixabay.com

La famiglia si era accorta di come il figlio si fosse chiuso nell’ultimo periodo. Tuttavia, non avrebbe mai immaginato che la situazione fosse tanto grave da spingerlo a compiere un gesto simile.

La procura, che all’epoca dei fatti aveva abbastanza celermente considerato il fatto come un “normale” suicidio, negli ultimi periodi, ha dovuto riaprire il fascicolo, a seguito di nuove testimonianze che potrebbero cambiare tutte le carte in tavola.

La vicenda

17enne morto suicida a Roma: il professore lo prendeva in giro
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Era da poco finito l’anno scolastico durante il quale il ragazzo aveva spesso lamentato le ripetute prese in giro da parte di un suo docente. Il giovane soffriva di problemi di apprendimento, tant’è vero che in passato aveva avuto bisogno anche di un insegnante di sostengo. Il professore, pare che invece di aiutarlo, continuava ripetutamente a sottolineare i suoi problemi ed a prenderlo in giro, anche davanti a tutta la classe.

La situazione, diventata insostenibile, ha innestato nella sua mente l’idea di uccidersi. Idea che, andando avanti, è cresciuta al punto da fargli decidere di farla finita.

Parlano i compagni di classe del 17enne

17enne morto suicida a Roma: il professore lo prendeva in giro
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Già nel 2019, prima di compiere l’estremo gesto, il 17enne si era lamentato con i suoi compagni di classe, dicendo loro di quanto fosse diventata insostenibile la situazione. Parole, quelle dette dal giovane, che anche in quel caso non furono ascoltate.

Quando però è capitata la tragedia, i suoi compagni hanno collegato e hanno deciso di non rimanere in silenzio. Hanno raccontato ai propri genitori di tutte le violenze psicologiche che il docente sottoponeva all’alunno. La voce presto si è diffusa, fino ad arrivare anche alle orecchie dei genitori della vittima, che hanno poi provveduto a comunicarlo agli inquirenti.

Il fascicolo è stato riaperto e gli investigatori sono tornati sul caso, interrogando uno ad uno tutti i compagni di scuola del 17enne. Molte delle testimonianze dei ragazzi hanno presentato delle uguaglianze, il che ha portato il pubblico ministero a valutare di ascoltare, prossimamente, anche il docente in questione.

Seguiranno aggiornamenti su questa tragica vicenda.