Ragusa, trovato neonato chiuso in un sacchetto e gettato in un cassonetto
Dopo aver sentito dei lamenti, passante nota un neonato ancora vivo gettato in un bidone
La vicenda è accaduta poche ore fa a Ragusa, un neonato è stato gettato in un bidone della spazzatura con il cordone ombelicale ancora attaccato. A trovare il piccolo, un passante che ha subito lanciato l’allarme alle autorità. Attirato dai lamenti che provenivano dal cassonetto situato in via Saragat, l’abitante si è avvicinato per controllare. Era convinto che si trattasse di un povero animale in difficoltà.
Prima di sbarazzarsi del neonato, l’autore del gesto lo ha avvolto in una coperta e poi lo ha chiuso in un sacchetto di plastica.
Alla vista di quel bambino ancora vivo, il passante ha chiamato il 118. Un’ambulanza si è subito recata sul posto e gli operatori sanitari si sono mobilitati per soccorrere il neonato e per trasportarlo all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.
Le condizioni del neonato gettato nel bidone della spazzatura
Raggiunta la struttura ospedaliera, il neonato è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Il team medico ora si sta occupando di nutrirlo e sottoporlo agli esami necessari. Secondo le prime notizie emerse, sembrerebbe che le sue condizioni di salute non siano compromesse.
Dopo l’episodio, sono intervenute anche le forze dell’ordine. Gli agenti di polizia stanno indagando per cercare di risalire ai responsabili e per rintracciare la mamma del bambino.
La vicenda ricorda quella accaduta lo scorso settembre a Roccapiemonte, dove una neonata, poi battezzata Maria dalla comunità, è stata trovata in una siepe. Per il suo omicidio, le autorità hanno arrestato la mamma. Una donna di nome Maria Galasso in cura da tempo per problemi mentali.
Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno effettuato altri rilievi nell’abitazione di famiglia, per cercare di scoprire se la donna abbia agito da sola o se ci siano altre persone coinvolte. Il marito, Massimo Tufano, si è dichiarato estraneo ai fatti.