Riapertura delle scuole a settembre: c’è un problema
Davvero ci sono problemi seri per la riapertura delle scuole a settembre?
Come siamo messi con la riapertura delle scuole a settembre? I ragazzi torneranno in aula il 14 settembre o l’emergenza Coronavirus metterà a rischio anche questo nuovo anno scolastico? A parlare di problemi seri e gravi è Walter Ricciardi. Cosa sta succedendo?
Tutti i genitori, così come tutti gli insegnanti aspettano con trepidazione le linee guida e i protocolli del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione per sapere come si tornerà a scuola. Dopo la didattica a distanza di un quadrimestre intero e con i nuovi casi di Coronavirus, il timore è che si ricominci per poi chiudere subito. Con tutte le conseguenze sulla didattica e sui ragazzi che una decisione del genere potrebbe avere.
A parlare della situazione delle scuole in Italia oggi, a poco meno di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, è Walter Ricciardi. Il consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica di Roma, in un’intervista al Messaggero parla di un problema serio da affrontare. Che se non fosse risolto potrebbe mettere a rischio il back to school.
Riapertura delle scuole a settembre, cosa sappiamo
Walter Ricciardi affronta un problema serio. Quello del numero dei contagi in crescita. Se i nuovi positivi dovessero aumentare ancora di più, il rischio potrebbe essere molto alto. E secondo l’esperto le scuole potrebbero non essere in grado di garantire la sicurezza di studenti e personale. Quindi a rischio ci sarebbe l’apertura delle scuole. Tutto dipende da come si comporteranno le persone nei prossimi giorni, se saranno responsabili o meno.
La problematicità è diffusa su tutto il territorio nazionale. Non c’è nessuna zona che parte avvantaggiata o svantaggiata. Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone.
Ricciardi aggiunge che non esiste parte del territorio nazionale immune. Ogni regione è oggi vulnerabile e a rischio, perché si riparte tutti da una condizione simile. Le più svantaggiate potrebbero essere Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, visto che qui i dati sul Coronavirus sono peggiori rispetto al resto del paese.