Ricostruito in Italia un esofago ad un bambino di tre anni

La sua storia aveva portato tanta tristezza, ma finalmente grazie alla sanità italiana, è arrivata la bellissima notizia. All'età di tre anni, è riuscito, per la prima volta, a mangiare...

Non è la prima volta che si parla dei progressi della sanità italiana. L’ultima bellissima notizia arriva dal Piemonte, precisamente dall’ospedale Cesare Arrigo di Alessandria. Diversi mesi fa, la struttura ospedaliera aveva accolto un bambino di tre anni della Colombia che era affetto da una malformazione congenita e che era stato operato più volte, in Sudamerica. Operazioni che, purtroppo, erano risultate inutili.

Lo scorso mese di luglio, il bambino è stato operato all’interno de centro specializzato per la Patologia Digestiva Pediatrica Umberto Bosio, per otto lunghe e complicate ore, durante le quali, un team specializzato, ha cercato di ricostruire il suo esofago.

Oggi, dopo mesi, il bambino è stato dimesso! Sta bene ed è tornato ad usare l’esofago per mangiare! La squadra è riuscita a ricostruirlo in modo naturale, utilizzando un tratto di colon.

La cosa che più ha commosso il mondo, è stata che il bambino è stato dimesso il giorno del suo compleanno. Prima di lasciare l’ospedale, ha avuto la sua bellissima festa, con tanto di torta!

Non è la prima volta che un intervento del genere riesce! A gennaio, un caso simile è accaduto ad una bambina, all’ospedale Margherita di Torino.

Anche il caso del piccolo Alex, ha fatto molto parlare della sanità italiana. In molti ricordano la sua storia. Si chiama Alessandro Maria (Alex) e quando aveva circa diciotto mesi, è stato ricoverato all’ospedale di Londra. Era affetto da una grave patologia congenita.

Sembrava non esserci nulla da fare per il piccolo Alex, finché non è stato portato al Bambino Gesù di Roma, dove è stato sottoposto ad un trapianto di cellule staminali dal midollo osseo dei suoi genitori.

Prima di arrivare a questa soluzione, era stato trovato un donatore compatibile, ma poi il suo grado di compatibilità è stato ritenuto insufficiente.

Il trapianto delle cellule staminali dei genitori non funziona sempre, ha un 50% di riuscita e può presentarsi un rigetto. Ma all’ospedale Bambino Gesù, i medici hanno utilizzato una tecnica nuova! Hanno manipolato le cellule staminali, in modo da eliminare gli elementi che avrebbero comportato  il rigetto e hanno fatto si di arrivare ad un livello sufficiente di compatibilità.

Il trapianto di Alex è riuscito ed è potuto tornare a casa! Rileggete tutta la sua storia QUI.