Rimini, neonata abbandonata in ospedale dal nonno: per lo Stato non esiste

Rimini, neonata abbandonata in ospedale dal nonno: non ha un nome e nemmeno un atto di nascita

Una vicenda che ha davvero dell’incredibile è quella che ha come protagonista una neonata, che per lo stato non esiste. Sembra essere una fantasma, poiché non ha né atto di nascita e nessun documento. Ora si trova in ospedale, insieme ai suoi fratelli maggiori, tra questi una bimba di 14 mesi.

neonata fantasma

Una storia che sta portando a tanti problemi. Gli agenti al momento sono a lavoro per trovare dei familiari, ma anche per capire come sia potuta accadere una cosa del genere.

Stando alle informazioni rese note da alcuni media locali, i fatti sono iniziati nel giorno della Vigilia di Natale, il 24 dicembre. Precisamente all’ospedale che si trova nella città di Rimini.

Una zia della piccola si è presentata in pronto soccorso con la bimba, che aveva una tosse persistente. Tuttavia i medici, dai controlli di routine hanno scoperto che la piccina non aveva un nome, documenti e un’identità.

neonata fantasma

Proprio per questo motivo hanno allertato le forze dell’ordine. La donna nel capire la gravità della situazione, è subito fuggita via. Solo pochi giorni dopo, il nonno si è presentato di nuovo in nosocomio, per abbandonare la bambina e i suoi fratelli.

La scoperta degli agenti sulla neonata abbandonata in ospedale

Dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine è emerso che la piccola è nata in ospedale in Francia. La madre però, che risulta essere di origini Rom, è andata via dal nosocomio senza il foglio per le dimissioni e senza l’atto di nascita.

Solo poco tempo dop,o è arrivata in Italia e si è recata dagli agenti per costituirsi di alcuni reati commessi in passato. Per questo ora si trova in arresto, nella casa circondariale di Forlì.

Del padre di famiglia ora non ci sono tracce. I poliziotti sono andati anche a cercarlo in un campo rom dove vivevano, ma l’uomo risulta essere sparito.

neonata fantasma

La piccola ora è stata affidata alla comunità del Papa Giovanni XXIII, con lei ci sono anche tre fratelli ed una sorella di soli 14 mesi. Ora saranno solo le ulteriori indagini a far luce sull’accaduto.